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22/12/2020

VERLEY Gabriel (Padre) - Francia

Haubourdin, 22 marzo 1928 - Lourdes, 27 novembre 2020 (Francia)

P. Gabriel Verley scj

È nato il 22 marzo 1928 a Haubou­rdin, nel Nord, vicino al Belgio. Ave­ va 11 anni quando scoppiò la guerra. Per ripararsi dai bombardamenti, la famiglia decise di andare verso Sud. Si stabilirono a Bagnères de Bigorre. È entrato nel Collegio di Betharram a 13 anni. L’anno successivo entrò nell’apostolicato. La sua è stata un’­adolescenza vissuta nel dramma della guerra, con tutte le restrizioni della situazione!

Nell’anno della canonizzazione del Fondatore, il 1947, entrò nel novizia­to a Balarin dove, il 3 novembre 1948, pronunciò la prima professione reli­giosa.

Entrò nella nuova casa di formazio­ne, lo scolasticato di Bel Sito a Floirac; fece parte del primo gruppo avendo vissuto tutta la formazione filosofica e teologica nella Gironda, con i più grandi tornati da Betlemme, cacciati dalla guerra. Pronunciò i voti perpe­tui il giorno di Ognissanti del 1952. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1955 nella Cattedrale di Bordeaux.

Il giorno dopo l’Ordinazione, rice­vette, come prima destinazione, di far parte della comunità di Saint-­Palais, dove rimase per 7 anni, insegnando alla scuola Etchecopar. Fu una tappa importante, perché gli consentì di es­sere particolarmente vicino a San Mi­chele Garicoïts. Infatti la comunità di Saint­Palais, che risiedeva nella casa natale di P. Augusto Etchecopar, l’a­mato discepolo del Fondatore, aveva l’incarico di occuparsi della casa di Ibarre.

Nel 1962 partì per Beit Jala, semi­nario del Patriarcato Latino di Geru­salemme, che era diretto dai religiosi betharramiti da quasi 50 anni.

Nel 1965 venne nominato Superiore della comunità in Costa d’Avorio e direttore del Cours Normal Saint-Michel. L’anno seguente l’intera comu­nità si trasferì a Katiola per assumere la responsabilità del seminario San Giovanni.

Nel 1970 il nuovo Superiore Provin­ciale lo chiamò a Betharram come Assistente e responsabile dell’animazio­ne vocazionale, per la quale avrà una preoccupazione costante per tutta la vita. Fu il fulcro della rivista Provinciale “Entre-Nous”. Nel 1979 fu nominatoSuperiore Provinciale per 4 anni.

Nel 1983, il nuovo Superiore Pro­vinciale lo nominò Direttore Collegio Charles de Foucault a Casablanca. Ebbe la grazia di ricevere Papa Gio­vanni Paolo II durante la sua visita in Marocco, poiché il Papa celebrò l’Eu­caristia nel cortile della scuola. Gestì il delicato passaggio di consegne del Collegio alla Diocesi dopo 40 anni di presenza betharramita.

Nel 1986 venne nominato rettore dei Santuari di Betharram, ma tre anni più tardi fu inviato nella comunità Notre Dame du Refuge ad Anglet, come cappellano delle Suore Serve di Ma­ria, dove rimase per 5 anni. A livello diocesano gli è stato affidato il servi­zio dell'ecumenismo.

Nel 1994 la nuova casa di forma­zione in Costa d’Avorio mancava di religiosi adulti: fu inviato perciò nella comunità di Adiapodoumé, dove fu anche incaricato della parrocchia San Bernardo. Lì manifestò i suoi veri ta­lenti, in particolare nell’animazione liturgica e nel sovrintendere la costru­zione della cappella dedicata a colei che era allora “Beata” Maria di Gesù Crocifisso.

Nel 1998 venne nominato Diretto­re e Superiore della Casa di Riposo a Betharram e organizzò la transizione verso una direzione di laici.

Nel 2009 venne nuovamente in­viato ad Anglet come Superiore della comunità.

Il 2014 segnò il ritorno a Betharram, prima nella Comunità “Notre Dame” per tre anni, poi come residente pres­so la comunità “Maison Neuve”.

Ha concluso il suo cammino terre­no il 27 novembre all’ospedale di Lou­rdes, senza lamentarsi della malattia, facendo il minor numero di richieste possibili al personale sanitario.

Era di quella generazione di camp volant che sognava San Michele Ga­ricoïts. Un testimone di prontezza nell’obbedienza e di impegno nel quotidiano per compiere la volontà di Dio.

La sua grande preoccupazione è stata la rinascita delle vocazioni, anche se le energie spese in questo campo non sono state premiate. Ha dovuto convivere con questa frustrazione di non vedere i frutti del suo lavoro. Ma il Signore gli ha dato la grazia di vedere questa nascita e questa crescita delle vocazioni betharramite fuori dalla Francia, nelle Chiese giovani come la Costa d’Avorio e il Benin o nelle Chiese della periferia come l’India e la Thailandia, il Vietnam o il Sud America. Nel percorso arido che ha qui attraversato, queste oasi gli hanno portato conforto. Senza chiederglielo, so che contribuirà a questa nascita di vocazioni qui, come speriamo.

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