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06/07/2020

PAJNO Angelo (Padre)

Dervio, 5 ottobre 1931 - Albavilla, 23 aprile 2020 (Italia)

P. Angelo Pajno scj

Carissimo P. Angelo, 

la prima cosa che devo dirti è un grande Grazie. I ricordi sono infiniti. Ieri lo hanno già detto e scritto in tanti ma mi piace ripeterlo: sei stato un religioso, un prete sempre vicino alla gente: generoso, sempre pronto a dare una mano senza alcun calcolo, anzi, talvolta pagando di persona. Ti sei sempre occupato prima degli altri e poi di te stesso.

Naturalmente il primo pensiero va alla nostra amata Corale “Lorenzo Perosi” (nella Parrocchia betharramita “Sacro Cuore” di Lissone - Vicariato d’Italia). Ne abbiamo fatte davvero di tutti i colori: abbiamo girato l’Italia, abbiamo cantato addirittura davanti ai Papi San Paolo VI e San Giovanni Paolo II. Innumerevoli le volte in cui siamo stati in Duomo, a Milano. Tanti bei ricordi ma, ripensandoci un momento, la cosa più bella è stata la tua fedeltà, il tuo amore per la “Perosi”. Ci hai messo davvero tutto il cuore. Addirittura, non importava se diluviava o se c’era un nebbione da non far vedere nulla: partivi con la tua indimenticabile “R4” per andare a prendere i coristi più piccoli che abitavano lontano. Ed i loro genitori te li affidavano con una fiducia totale.

E poi la parrocchia, di cui sei stato parroco per 13 anni, ed il nostro quartiere “da là dal punt” (oltre il ponte) di cui sei stato uno dei motori principali della crescita.

E devo dirti anche un grande grazie per la mia vocazione. Per me sei stato un esempio di dedizione alla gente, vicino a tutti, soprattutto ai poveri. Quando venivano da te non partivano mai a mani vuote. Mi ricordo la tua entrata come parroco a Milano. Era il 21 settembre 1986. La Corale, naturalmente c’ero anch’io, aveva partecipato a questa festa. Poi, il giorno dopo, sono partito per il Seminario... E il giorno della mia ordinazione sacerdotale eri al Santuario della Caravina ad accogliermi...

E grazie anche per la nostra missione in Centrafrica che hai sempre sostenuto, anche in questi ultimi tempi di malattia.

E adesso mi passano per la testa mille episodi, mi vengono in mente date, luoghi e avventure come se fosse ieri. Il tempo che abbiamo passato insieme è stato davvero bellissimo. Ieri ho ascoltato i “nostri” canti: O Sacrum Convivium, Ave Verum, Beati qui lugent, O Bella mia Speranza.

Mi fermo qui. Chi leggerà queste poche righe potrà aggiungere i propri ricordi, il proprio sorriso, il proprio Grazie per averti incontrato...

Ciao, carissimo P. Angelo. E grazie ancora. Tu es Sacerdos in Aeternum.

Tuo,

P. Tiziano
Niem, 24 aprile 2020

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