PERLINI Celeste (Padre)
Paniga, 30 gennaio 1930 - Albavilla, 9 aprile 2020 (Italia)
Ricordando P. Celeste...
In silenzio è arrivato nella nostra comunità e ancora in silenzio se ne è andato (2017 – 2020): p. Celeste Perlini.
Il silenzio è stata una nota che lo caratterizzava: semplicemente per dire che non era un chiacchierone. Ma quando gli si chiedeva un parere su problemi economici, il suo linguaggio era misurato, pensato e consistente.
P. Perlini – così lo chiamavano tutti – è sempre stato L’Economo... per essenza! Un impegno che lo ha sempre seguito a Colico, a Gravedona e in seguito alla casa San Giuseppe e alla comunità Centro Betharramita” di Albavilla. E tale fu a Nazareth e a Betlemme in Terra Santa e in altre residenze italiane.
Anche la parrocchia di Lissone ha conosciuto P. Perlini sia come economo che come parroco. Quando sono andato a trovarlo per ricevere informazioni sul mio nuovo campo di lavoro, non l’ho trovato dietro una maestosa scrivania ma... sul tetto della chiesa a sistemare alcune tegole, un lavoro che è durato parecchi giorni.
La personalità di P. Perlini ha subíto un netto cambiamento nei due anni passati come cappellano nella Residenza per anziani di Albavilla. Qui si è fatto stimare come fratello, perché sapeva incontrare e parlare con tutti. Anzi mi è stato confidato che con molta pazienza aveva fatto diventare tutti suoi fratelli e sapeva parlare a lungo anche con le persone più difficili: non sembrava proprio l’uomo del silenzio.
Ma poi un altro silenzio, come abbiamo accennato, ce lo ha portato via.
P. Davide Villa scj
Roccioso come le montagne della Valtellina, dove era nato 90 anni fa, P. Perlini è ricordato soprattutto come insegnante ed educatore presso la “Scuola Apostolica San Giuseppe” di Albavilla e poi al Liceo in Casa San Michele. Dice un suo ex alunno: “Padre Perlini aveva fatto dell’educazione delle nuove generazioni la propria missione. Missione che portava avanti non solo in classe, ma anche sui campi di pallavolo come allenatore della squadra della scuola e come presidente degli allenatori Fipav (Federazione Italiana di Pallavolo) della Provincia di Como. Uomo di grande corporatura, ma buono e dolce, è stato per lungo tempo una figura di riferimento ad Albavilla prendendosi cura dei più bisognosi. Era una persona davvero buona e caritatevole, sempre pronta ad aiutare coloro che avessero bisogno. Era anche un validissimo muratore. Un’arte appresa dalla sua famiglia che metteva a disposizione non solo della Comunità di Betharram, ma anche di tutto il paese”. Il lavoro, anche materiale, era il suo modo di vivere il voto di povertà.
Povertà che ha potuto vedere e praticare anche nei lunghi anni trascorsi in Terra Santa, “custode” delle residenze di Nazareth e Betlemme. Uomo dell’ “Ecce Venio” ha sempre accettato e vissuto con entusiasmo i numerosi impegni affidatigli: l’esperienza di parroco a Lissone, quella con gli ammalati a Sobiate Comasco e in ne quella di cappellano della RSA “Opera Pia Roscio” ancora ad Albavilla, tra persone conosciute in gioventù e ora ricche di anni e di qualche acciacco, come lui. Immancabile la sua presenza in comunità ogni lunedì per la preghiera, un buon pranzetto e un bicchiere di vino buono con i confratelli. Anticipazione della comunione perfetta presso il Padre.
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