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02/11/2021

DUCA Giovanni (Padre) - Italia

Talamona, 18 luglio 1927 – Albiate, 27 settembre 2021 (Italia)

P. Giovanni Duca scj

Dall’Omelia di P. Jean-Luc Morin scj, Superiore Regionale, durante le esequie di P. Giovanni Duca, che è tornato alla Casa del Padre il giorno in cui compiva 75 anni di vita religiosa, il 27 settembre, memoria di S. Vincenzo di Paoli, formatore di preti e apostolo della carità.

Un giorno a tavola, nella sala da pranzo della casa d’Albiate, evocavo la mia mancanza d’ispirazione nella preparazione di un ritiro che dovevo guidare. P. Giovanni mi raccontò subito questo aneddoto: “Negli anni 90, in occasione di un congresso di cappellani dell’Azione Cattolica a Roma, siamo stati ricevuti da Giovanni Paolo II. Al termine dell’udienza, il capo delegazione presentava uno ad uno i partecipanti. Quando fu il mio turno, disse all’orecchio del papa: “Padre Duca è un grande predicatore.” “Allora Padre, mi domandò il Papa, quanti quaresimali dovrà predicare quest’anno? Santo Padre, risposi, troppi, tanto più che faccio fatica a rinnovarmi.”. E il Papa ribatté: “Vuole un tema? Eccolo: Dio non si stanca mai di amarci e perdonarci. È tutto qui. Dio non si stanca mai di amare... Non c’è bisogno di cercare un altro argomento!” [...]

Lungo tutta la sua ricca esistenza, P. Giovanni ha impegnato le sue energie, che erano tante, a far conoscere e a fare amare Dio, il Padre che ha per noi un cuore di madre (secondo S. Michele). Difficile contare i corsi di esercizi, i tridui, le giornate di ritiro spirituale (con le sue carissime “donnette”, come confidava con tanto affetto, ben ripagato), le Quarantore e ovviamente le prediche da lui pronunciate con grande capacità oratoria e soprattutto con cuore grande. Aveva una dote particolare per la predicazione, e ne era consapevole, a volte anche con un pizzico d’orgoglio. Lo diceva un confratello, le cui omelie, intrise di pura teologia, catturavano poco i fedeli: «A P. Duca invece bastava salire sul pulpito e dire: “Gesù...” con la sua voce profonda perché tutti rimanessero a bocca aperta!”

Uomo di predicazione, era anche uomo di ascolto. Sapeva esortare, sollevare il morale; sapeva anche consolare, portare in braccio. Parlava di Dio agli uomini e degli uomini a Dio, pregando il rosario solo, nella sua stanza, il mattino presto, o ricevendo per la direzione spirituale nel parlatorio della comunità. Si ricordano bene i confratelli dei numerosi squilli di campanello o di telefono in cerca di P. Giovanni, e soprattutto in cerca di un dialogo di fede e speranza. Ha ascoltato e assolto centinaia di suore tra Asso, Cristo Re e Comboniane a Erba e a Mandello, Albese, Como, e in tante altre comunità. Ha accolto e accompagnato tanti giovani nella scuola di Colico e in numerosi oratori della Brianza, coppie che si preparavano al matrimonio, famiglie nel loro percorso di vita; ha avuto un’attenzione particolare per le vedove. Ha passato forse più tempo in confessionale che in qualsiasi altro luogo. [...]

P. Giovanni aveva una grande devozione alla Madonna. Normale, per un figlio nato da Maria... Ciocchini sposa in Duca! Sua mamma gli ha fatto una sola raccomandazione quando è diventato sacerdote: “Promettimi che non dirai mai di no quando ti chiameranno per il ministero.” L’eccomi, caro al fondatore, l’ha vissuto sulla propria pelle, da vero prete del Sacro Cuore. Quando gli si chiedeva un servizio pastorale, era sempre pronto, disponibile: “Vado io”, diceva con premura. Anche quando era stanco, non ha mai rifiutato nessuna chiamata da parroci o Padri/Madri responsabili di comunità religiose. [...]

Permettetemi un ultimo aneddoto, significativo della sua personalità e del messaggio che ci lascia. Tempo fa, mi ero confidato con lui a proposito di alcuni miei dubbi esistenziali. “Non chiederti se hai fatto bene o male”, mi diceva. “Alla fine della giornata, fatti una domanda: sarà contento di me oggi il Signore?”

Ebbene, alla fine della sua vita, nel primo giorno di eternità, l’unica cosa che conta è che si senta dire, come l’ha insegnato a tanti di noi: “Sono felice di stare con te. Giovanni, entra nella mia gioia.” Ci siamo.  Amen.  Alleluia!

Grazie, padre. Riposa sul Cuore del Signore. Per sempre.

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