“Alzati!”
“Alzati!"
"Il testo di Gv. 5,1-16 inizia con una grande ironia della vita: quella di un uomo prostrato per 38 anni, con la guarigione a un passo e l’esperienza di non poterla raggiungere...
Gesù risveglia il sogno che esiste nella persona malata. Il paralitico non aveva bisogno di essere immerso nell’acqua. Aveva bisogno piuttosto dell’acqua viva di Gesù. Gesù gli mostra dov’è la vera salvezza, lo fa alzare e muovere. Ci sono tre verbi, tre azioni che infrangono la legge di morte che c’era in lui: “Alzati”, “prendi la tua barella” e “cammina”.
Noi betharramiti ci dobbiamo lasciare guarire da Gesù Cristo, il Servo del Padre. Gesù è il guaritore, colui che dona la propria vita. Gesù non solo vuole guarire, ma vuole che lo scopriamo, che siamo testimoni del suo amore. In questo vedo una grande sfida per Betharram. Vale a dire: non rinnegare le ferite del passato, non aspettare seduti al bordo della piscina; accogliere la guarigione propostaci da Colui che è venuto perché abbiamo la vita e la vita in abbondanza."
(P. Gustavo Agín scj)
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