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15/01/2015

Il Quaderno Fondeville o Betharrram dal 1790 (1)

L’arrivo di Procope Lasalle, il rinnovamento di Betharram e la fondazione del Seminario maggiore...

Il Quaderno Fondeville o Betharrram dal 1790 (1)

Negli archivi della Congregazione è conservato con grande cura il “Quaderno Fondeville”, un manoscritto firmato Pierre Simeon Fondeville scj (1805 – 1872), nel quale l’autore traccia una Storia di Bétharram a partire dalla rivoluzione del 1790. Questo documento, scritto da uno dei primi compagni di San Michele Garicoits, è una delle fonti più importanti della storia di Bétharram nel XIX secolo e della fondazione della nostra Congregazione. Quest’anno ve ne proporremo alcuni estratti.

A partire dal 14º secolo, una devota cappella richiama i pellegrini a raccogliersi attorno alla statua della Santa Vergine. Alla fine del 1569, l’opera molto venerata, scompare in Spagna, quando Jeanne d’Albret fa bruciare il suo santuario. Fatto ricostruire nel 1614, il vescovo di Lescar vi chiama nel 1621 Hubert Charpentier, il quale amplia la cappella originaria, costruisce il monastero, erige un calvario e fonda la Congregazione della Madonna di Bétharram. I suoi membri, nel 1661, hanno completato il santuario attuale e hanno dato sviluppo ai pellegrinaggi. La rivoluzione doveva poi confiscare i loro beni, bloccare le loro iniziative e turbare le attività di culto. Nel 1808, dopo il Concordato, Mons Loyson, vescovo di Bayonne, acquista Bétharram.

(NB : Con il simbolo ••, indicheremo il testo omesso)

 

•• La provvidenza, dopo aver inviato in Francia il suo uomo per ristabilirvi il culto, grazie alla preghiera alla Madonna, aveva altresì inviato l’uomo che, con la sua prudenza, la sua pazienza e la sua carità, doveva richiamare la vera devozione a Maria, a Gesù crocifisso e ricondurre i cuori alla sorgente della vita soprannaturale, i Sacramenti. Per questo si sentì la necessità di ridare vita all’istruzione cristiana ed ecclesiastica, che era stata bandita dal paese con la rivoluzione; e di rinnovare lo spirito degli uomini e delle donne nelle quattro diocesi soppresse: Tarbes, Landes, Lescar e Oloron. •• Maria ha collocato a Bétharram per 26 anni, l’uomo secondo il suo cuore che doveva realizzare le opere di misericordia che lei aveva progettato per la sua terra di predilezione. Quest’uomo era don Procope Lassalle, sacerdote ex-dottrinario, dell’età di circa 45 anni. •• Era nato a Saint-Pé (diocesi di Tarbes, amministrata allora dal Vescovo di Bayonne). Aveva due fratelli e una sorella. •• Procope Lassalle e suo fratello entrarono nell’istituto dei Dottrinari a Tarbes; suo fratello minore, in quello dei Barnabiti a Lescar; sua sorella di fece Carmelitana o Domenicana. Al momento della rivoluzione, i tre fratelli si nascosero nel Rouergue ••.

Don Procope Lassalle, tornato dall’esilio, fu chiamato nel 1806 o nel 1807 da monsignor Loyson a prendere la direzione di Bétharram. Si accinse a concretizzare i progetti della Madonna e a ravvivare le antiche opere della santa Casa, organizzare in modo dignitoso i pellegrinaggi e renderli fecondi di frutti spirituali; creare un’Istituzione per i giovani per dotare le quattro diocesi di un numero sufficiente di sacerdoti. •• Tutte queste opere richiedevano scienza, un grande zelo, una viva pietà, grandi risorse e anche una grande perseveranza. L’autorità diocesana aveva riconosciuto che don Lassalle era dotato di tutte queste belle qualità; in effetti la sua raffinata intelligenza, unita a un’ elevata capacità di giudizio e a una modestia dignitosa e costante, ha trovato il suo pieno sviluppo grazie agli studi fatti presso i padri Benedettini; più tardi, durante il noviziato presso i padri dottrinari, essa si sviluppò a tal punto che lo si ritenne capace di insegnare per lungo tempo la retorica ai giovani dell’alta società del Paese. •• Don Lassalle non era un oratore, ma la sua dizione era chiara, il suo stile lapidario; eccelleva nel genere epistolare. •• Non disdegnava certo le materie ecclesiastiche. •• Alla scienza, don Lassalle univa costumi austeri, ma senza eccessi; anzitutto attirò a Betharram ciò che c’era di meglio nel paese; le confessioni divennero frequenti; ogni giorno, i pellegrinaggi lo tenevano occupato quasi tutta la mattinata ••.

Intanto, a partire dal 1806, don Lassalle, grazie ai beni paterni di cui aveva l’amministrazione, incrementava le sue risorse che, in modo molto discreto e con grande continuità, metteva a disposizione per la formazione dei giovani e per soccorrere i più poveri. Ogni anno utilizzava a questo scopo i suoi onorari di superiore e il ricavato delle vendite dei regali che riceveva.

Nel 1808 o 1809 – credo – aprì a Betharram una scuola secondaria. •• Sappiamo che questa scuola si è guadagnata una grande reputazione ••.

È probabile che don Lassalle abbia cominciato le sue elargizioni, che continuò anche in seguito, o che per lo meno si sia fatto carico delle spese per predisporre la casa di Bétharram ad accogliere una parte del seminario maggiore di Bayonne e di Dax, troppo piccoli ormai per accogliere gli aspiranti delle tre diocesi. •• Le costruzioni furono completate nel 1814 e il Seminario Maggiore di Bétharram fu aperto lo stesso anno ••.

Alcuni cooperatori autorevoli vennero per unire le loro competenze e la loro preparazione a quelle di don Lassalle ••. Questi signori, mentre adempivano con zelo il compito che era stato loro affidato, non lesinavano i loro sforzi per aiutare don Lassalle a potenziare e gestire i pellegrinaggi ••.

Tuttavia, il 17 febbraio 1820, la diocesi perdeva il suo primo pastore, Mons Loyson; ma andandosene da questo mondo, lasciava a Bétharram un grande tesoro; un tesoro che lui stesso, nel 1797, aveva raccolto: un giovane basco, nato a Ibarre, da genitori poveri ma di una grande fede e di sani principi morali. Si trattava di Michele Garicoits.

Simon Fondeville scj

Nota 1 : Il Console Bonaparte che, con il concordato del 1801, concesse che la religione cattolica apostolica romana fosse liberamente professata in Francia. (Ndr)


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