Giornata Mondiale della Gioventù

Che cosa ci porteremo nel cuore dopo l’esperienza vissuta nel luglio scorso a Paulinia (Brasile) e, poi, a Rio de Janeiro per la GMG? Gioia, preghiera, spirito di condivisione, accoglienza reciproca, spirito di adattamento, sacrificio, fatica. Tutto ha contribuito a dare spessore a queste giornate intense e significative. Forse si è parlato poco di S. Michele, in questo suo 150° anniversario, ma si è condiviso il suo stile...
Forse non si è prodotto un documento, ma ciò che si è vissuto vale più delle pagine di un libro...
Forse non si è fatta una proposta vocazionale diretta... ma tutto ciò che abbiamo vissuto è stato una forte “pro-vocazione”...
Abbiamo avuto la percezione che San Michele non fosse, per i giovani, uno sconosciuto, ma un amico che ci ha detto qualcosa di vero e di cui si è condiviso lo stile. E che il trovarci insieme, pur provenendo da latitudini diverse, non ha fatto altro che far nascere e rinsaldare amicizie gratuite in un clima di vera fraternità.
Ciò che rimane è il sorriso dell’accoglienza delle famiglie, della comunità religiosa, dei parrocchiani di Paulinia e l’esperienza di Chiesa vissuta con migliaia di giovani e il forte appello di Papa Francesco nella Veglia a Rio de Janeiro: “Cari giovani, il Signore ha bisogno di voi! Anche oggi chiama ciascuno di voi a seguirlo nella sua Chiesa e ad essere missionari. Cari giovani, il Signore oggi vi chiama! Chiama te e te e te, chiama ciascuno. Ascoltate nel cuore quello che vi dice”.
Ciò che rimane può diventare quella “risorsa segreta” e intima che può far scaturire nuove decisioni e nuovi orientamenti per la propria vita.

Ora però è il tempo di lasciare che siano loro, i giovani (in questo mese di settembre) e i religiosi che li hanno accompagnati (nell’edizione di ottobre della NEF), a raccontare questa esperienza...

P. Graziano Sala, scj