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14/10/2013

STORIA della REGOLA DI VITA

9 – Le Costituzioni del 1901, 1919 e 1947

STORIA della REGOLA DI VITA

Le Costituzioni del 1901

Dieci anni dopo, Padre Etchecopar non c’era più per costatare il completamento della sua opera sia riguardo alle Regole, sia riguardo all’introduzione della Causa del santo Fondatore, che ebbe luogo nel 1899. Tuttavia, aveva ottenuto mandato dal Capitolo del 1896 di domandare «alla Santa Sede, al termine del decennium, che termina tra quattro anni, l’approvazione definitiva delle Costituzioni».

Questa fu ottenuta dal suo successore, Padre Victor Bourdenne. Il testo si scosta dal precedente solo in due punti, che praticamente ne completano l’adeguamento alle Normae:

alcune modifiche riguardanti il governo dell’Istituto e le elezioni;

nel capitolo, già ridotto, delle Devozioni particolari dell’Istituto viene soppresso l’art 3, e con questo sparisce anche l’Ecce Venio.

Questa cosiddetta approvazione definitiva delle nostre Costituzioni, data con decreto il 6 settembre 1901, sarà tuttavia ben presto rimessa in discussione dall’approvazione del nuovo Codice di Diritto Canonico.

Le Costituzioni del 1919

Il Nuovo Diritto della Chiesa, promulgato nel 1917, conteneva un trattato completo, De Religiosis, al quale erano consacrati non meno di 195 canoni.  A partire da quella data, tutti gli Istituti dovettero rivedere la loro legislazione propria per accordarla alle disposizioni di questo Diritto comune. Si fece appello ai canonisti per preparare tale revisione. La questione era di sapere se bisognava introdurre nelle Costituzioni il testo stesso di questo grande trattato – il che avrebbe appesantito notevolmente il volume – oppure accontentarsi di inserire gli elementi strettamente necessari, salvo poi rinviare il lettore al Codice ogniqualvolta questo fosse possibile senza un grave pregiudizio. Il nostro istituto si orientò il più delle volte verso questa seconda soluzione; e le nuove Costituzioni, con poche varianti, furono accolte dal Capitolo del 1919 e approvate dalla Santa Sede il 23 febbraio 1921.

Molti, però, non erano soddisfatti. Questi continui rimandi al Diritto provocavano una certa esasperazione e anche irritazione in coloro che non potevano agevolmente consultare il Codice scritto in latino. Una nuova revisione sembrava ormai auspicabile, e si approfittò del Capitolo del 1947 per realizzarla.

Le Costituzioni del 1947

Questa assemblea, in effetti, votò cambiamenti significativi nella Congregazione, non per quanto riguarda propriamente la vita religiosa, ma l’organizzazione e il governo della stessa. La Congregazione, fino a quel momento di struttura unitaria, fu decentralizzata e divisa in province; e questi organismi modificarono molto sensibilmente i rapporti tra le parti, l’amministrazione e il governo.

Si colse l’occasione per operare una revisione più generale, e le nuove Costituzioni furono approvate dalla Sacra Congregazione il 3 giugno 1947.

Dopo il Concilio, restava da mettere in atto un rinnovamento di più ampio respiro, su invito stesso della Chiesa.

Come tutti sappiamo, questo lavoro è ancora in corso.

Pierre Duvignau, scj

Storia della Regola di Vita redatta nel 1968-69


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