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Gustavo India
Tu sei qui:Home / NEF / NEF 2013 / Notizie in Famiglia - 14 Luglio 2013 / Narratio fidei
13/07/2013

Narratio fidei

di Padre Wilfred Perepadan, scj

Narratio fidei

«Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. [36]Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore». (Mt 9, 35-36)

«Oh! se si potesse costituire una società di Preti che abbia come programma lo stesso programma
del Cuore di Gesù, il Prete eterno, il Servo del Padre celeste: disponibilità e obbedienza
assoluta, perfetta semplicità, inalterabile mitezza! Questi preti formerebbero
un vero campo volante di soldati scelti, pronti ad accorrere al primo segnale dovunque
l’obbedienza chiami, anche e soprattutto nei ministeri più difficili e dove gli altri si rifiutano
di andare!»
«Gesù Cristo, ecco il nostro modello, il nostro esempio, che non bisogna mai perdere
di vista; la sua vita, le sue azioni, la sua condotta interna ed esterna... Confrontarsi
continuamente con Lui: “Il tuo cuore è come il suo? Ora, come agirebbe?” Sì, lui, lui solo
è la mia vita».
«Datemi un cuore che ami veramente. Crede, gusta le cose di Dio, corre, vola sulle orme
di Nostro Signore Gesù Cristo. L’amore, ecco ciò che conduce l’uomo; ecco la molla segreta
che bisogna scoprire nei postulanti e nei novizi; ecco il germe divino da sviluppare nei cuori.
Se manca, non c’è nulla da fare».
San Michele Garicoïts


Narratio... La prima impressione che il passo evangelico di Matteo suscita in me è questa: Gesù è un’immagine di Dio che interagisce con l’umanità. Si lascia trovare e conoscere. È pronto a raggiungere chiunque è nel bisogno. Questo costituisce per me qualcosa di profondo perché dà un’idea del Mistero dell’Incarnazione, cioè di Dio che viene ad abitare nel quotidiano per rinsaldare e rafforzare la mia vita. I contemporanei di Gesù, gente come noi, lo hanno visto, gli hanno parlato e hanno sperimentato la sua compassione. Mostra il suo Cuore pieno di compassione che è espressa come un’offerta di dolcezza all’umanità. Il Cuore di Gesù mi ispira a dire: sì, il mio cuore è pronto a imparare come Gesù trattava la gente, cosa lo rendeva così attento verso tutti mostrando come si vive per piacere a Dio. Sono in grado di essere compassionevole verso le persone, ma questo è innanzitutto un sentimento che nasce da dentro perché si tratta di qualcosa di impegnativo e faticoso.
A volte sento la gente usare questa espressione, “abbi cuore”. Questo avviene quando uno ritiene che l’altra persona è troppo esigente, oppure per nulla cordiale o molto indifferente. Cioè, sono considerati come persone senza cuore. San Michele ci incoraggia ad avere compassione. “Abbi cuore” e sii in sintonia con il programma del Cuore di Gesù. Il Cuore di Gesù si rivela mite, pronto a sopportare le offese con pazienza e senza risentimento. Pieno di pazienza, senza alcuna amarezza e completamente orientato a compiere la volontà del Padre. Certo, per me è un esempio dell’amore cristiano, quello che viene rivelato dal Sacro Cuore di Gesù. Come mi insegna il catechismo imparato da bambino, Dio mi ha creato per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo nell’altra in paradiso. L’amore di Dio è la ragion d’essere della mia esistenza. Questo è il motivo che mi porta ad affermare che il suo amore mi spinge sempre a dare una risposta, a lui che è una persona vivente e piena di amore.
Dopo essere entrato nella congregazione, posso affermare con gioia che la spiritualità e la missione che si concentrano sul Cuore compassionevole di Gesù hanno dato una svolta alla mia vita. Il primo impulso vitale e pieno di amore del Cuore verso il Padre ha portato Gesù a dire “Eccomi” senza ritardo né esitazione. Le esigenze di quell’impulso del cuore rappresentano una grande sfida e richiedono molta forza per essere vissute nella pratica.
Quando P. Gaspar Fernandez e il suo Consiglio mi hanno chiesto di diventare il Vicario d’Inghilterra, mi sono chiesto: perché sono chiamato io, giovane religioso, di fresca ordinazione, ad assumere tale responsabilità? Nel febbraio 2012, ho ricevuto una lettera di incoraggiamento da P. Gaspar , come risposta ai miei ‘perché’. Citava per l’occasione la prima lettera di San Paolo a Timoteo: “Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio ai fedeli nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza” (1 Tm 4,12).
P. Gaspar sottolineava poi in quella lettera che non sono solo in questo compito e che la congregazione è un progetto del Sacro Cuore di Gesù, che noi serviamo servendo i nostri fratelli. Certo, è vero; fin dall’inizio, san Michele ci ha insegnato che siamo plasmati dal programma del Cuore di Gesù, quel programma che noi annunciamo come messaggeri di Cristo per la salvezza nostra e del mondo intero.
Gesù ha spalancato il suo cuore, pur sapendo che non sarebbe stato compreso e che lo avrebbero trafitto. Anch’io nella mia vita, come Gesù, devo affrontare la stessa realtà quando sono chiamato ad aprire il mio cuore. Per diventare più comprensivo, più premuroso, Dio mi invita a fondare la mia vita sull’amore. La mia vita è il risultato dell’amore di Dio per me. Non sono soltanto un prodotto, ma una persona chiamata a essere con la mia vita una piena espressione dell’amore di Dio. Sarebbe una cosa meravigliosa se ogni giorno, nel mio cammino di fede, l’indescrivibile e indicibile grandezza dell’amore di Dio per me mi commovessi fino alle
lacrime.
Ecco la mia umile preghiera: “Signore, grazie per avermi dato il tuo amore, guidami nel tuo amore, che io cerchi il tuo amore e ti ami ogni giorno di più. Amen".

Padre Wilfred Perepadan è nato il 15 ottobre 1979 a Kuttikad in Trichur, paese nello Stato del Kerala (nel Sud dell’India). Appartiene al rito siro-malabarese della Chiesa orientale. Gli studi lo hanno portato in Inghilterra dove, in compagnia dei Padri Pascal Ravi e Vincent Masilamani, ha frequentato i corsi di teologia all’Oscott College. A Olton, nel 2009, ha fatto la professione perpetua. Dopo la sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il giorno 13 agosto 2011 a Kuttikad, eccolo di nuovo a Olton dove i suoi confratelli, i parrocchiani e i suoi amici si sono rallegrati nel ritrovare un pastore caloroso, simpatico, scherzoso quando il momento lo permette e serio quando ciò sia necessario. Attualmente è il vicario regionale per l’Inghilterra.

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