Storia delle Regola di Vita

L’11 ottobre 1962, Papa Giovanni XXIII inaugura il Concilio Vaticano II nella Basilica di San Pietro. Da quel momento inizia per la nostra Congregazione un periodo di rinnovamento - come richiesto dal Concilio stesso - che dura fino ai nostri giorni. Ecco alcuni eventi significativi: come preparazione al Concilio, il Superiore Generale, P. Joseph Mirande, fu convocato a Roma per far parte della commissione di Religiosi che avevano come compito quello di preparare il Concilio (cfr NEF 94, 20/11/1960, pp 161-162). Nel 1963 la Congregazione celebra solennemente il Centenario della morte del nostro Padre San Michele Garicoits. Si tratta di un evento di grande rilevanza a Betharram e in tutta la Congregazione.

Nel 1964 si celebra il XVIII Capitolo Generale Ordinario e tra i documenti viene inserita la lettera di Padre MIRANDE del 20 settembre 1964, che si intitola Rinnovamento. Il Consiglio Generale invia un questionario a tutti i religiosi perché ognuno dia il suo apporto al rinnovamento della Congregazione. Il Motu proprio Ecclesiae Sanctae chiede un Capitolo straordinario per rivedere le Costituzioni secondo lo spirito del Concilio. A Bel-Sito si riunisce la Commissione interprovinciale con i rappresentanti di tutte le Province della Congregazione per studiare le risposte al Questionario e preparare il Capitolo Generale di Rinnovamento (vedi il documento della commissione nella NEF 187-188).

Nel 1969 ha luogo il Capitolo Generale straordinario di Rinnovamento, nel quale si elabora la nuova Regola di Vita con le annotazioni della Commissione. Tale Regola di Vita sarà approvata ad experimentum per 10 anni. In questo Capitolo risultò eletto come Superiore Generale Padre Giovanni Trameri.

Caratteristiche della Regola di Vita del 1969: Pone come introduzione il Manifesto del Fondatore, tralasciando la parte in cui si dice che gli uomini sono di ghiaccio e i sacerdoti non sono capaci di dire Sì. Da notare le citazioni bibliche, quelle del Concilio e degli scritti del Fondatore che non apparivano nelle Costituzioni del 1947. I primi capitoli (1-5) presentano la spiritualità, e si tratta di una novità visto che l’Ecce Venio era andato perso nelle Costituzioni del 1901. Poi seguono i capitoli sulla Formazione (6); le attività apostoliche (7); il Governo (8); l’Amministrazione dei Beni (9); l’Uscita dalla Congregazione (10).

Il primo capitolo s’intitola Natura e Spirito della Congregazione, che definisce molto chiaramente l’identità della Congregazione, quello che oggi chiameremmo il Carisma con tre dimensioni importanti: la spiritualità, la comunità e la missione. Il Carisma viene definito come un dono dello Spirito concesso a San Michele Garicoits e che consiste nel “riprodurre e manifestare lo slancio del Verbo Incarnato mentre dice al Padre: Ecce venio, abbandonandosi totalmente alla sua volontà per la redenzione degli uomini.” (RdV 1969, art 2). Personalità chiave nella presentazione del carisma così come appare nella Regola sono P. Joseph Mirande (senior), che unifica lo stile nella redazione, P. Matéo e P. Duvignau anche se, quest’ultimo, non era membro del Capitolo.

Il secondo capitolo ha per titolo: La Nostra Vita Apostolica. Presenta quello che oggi chiameremmo la missione della Congregazione, distinguendola chiaramente da quelle che nel capitolo sette sono chiamate le attività apostoliche.

Nel 1981, si celebra il XXI Capitolo Generale che opera la revisione della Regola di Vita e passa alla votazione. Padre Pierre GRECH, che era stato eletto come Superiore Generale nel 1975, viene rieletto nel 1981 per un secondo mandato. Sarà lui a presentare la Regola alla Congregazione dei Religiosi e Istituti secolari per la sua approvazione definitiva.

Il 25 marzo 1983, festa dell’Ecce Venio e dell’Ecce Ancilla, il Cardinale Mons Eduardo Pironio, Prefetto della suddetta Congregazione, firma l’approvazione della nostra Regola di Vita.

Nel luglio 1985 si celebra a Betharram il Seminario sul Carisma di San Michele. A partire da qui inizierà nella Congregazione un approfondimento dell’identità caris-matica della Congregazione avendo come punto di riferimento il cosiddetto Manifesto del Fondatore, prefazione alle Costituzioni del 1838, testo trovato nel quaderno di Padre Cassou.

Nel 1989, in conformità con quanto richiesto dalla CIVCSVA, si procede ad un adattamento della RdV al Nuovo Codice di Diritto Canonico promulgato dal Beato Giovanni Paolo II nel 1983.

Gaspar Fernández Pérez, scj