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Calamuchita 1
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16/11/2015

Il quaderno Fondeville (10)

1863... Morte di Michele Garicoïts... Il suo funerale...

Bétharram, cappella della Risurrezione,  primo luogo di sepoltura di  P. Michele Garicoïts

Nel 1863, anno triste per Bétharram, il 14 del mese di Maria, giorno della festa dell’Ascensione di Nostro Signore, alle 3 del mattino, l’Eminente Fondatore della Congregazione rese l’anima a Dio. Era più o meno l’ora in cui abitualmente iniziava la sua giornata. Dal 1853, anno in cui aveva avuto una prima congestione cerebrale, era sempre sofferente; ma ricuperava subito il suo stato di salute grazie a dei salassi; data l’età si temeva un tumore maligno e questo portò a tralasciare la terapia abituale perché era in sovrappeso, quando Dio l’ha chiamato a sé; e proprio il giorno prima aveva incontrato il Vescovo, in visita pastorale a Mirepeix, e la comunità di Igon, di cui era cappellano da più di trent’anni, era riuscita a strappargli una benedizione per la prima e l’ultima volta.

Ricevuta la notizia di questa morte inaspettata, la Comunità di Igon si alzò immediatamente. Il convento di Igon che l’aveva incontrato la sera prima, contemplò le vie della Provvidenza e le due case si riunirono in preghiera per il caro e venerato defunto.

Si espose la spoglia mortale nella sala di comunità, trasformata in tutta fretta in camera ardente. Durante la giornata i sacerdoti si alternarono a pregare, come era abitudine fare quando moriva un sacerdote. Durante la notte, due fratelli vegliavano e pregavano avvicendandosi ogni ora. La sera del giorno 15, venerdì, il Vescovo si era recato a Bétharram verso le 19.30 e dopo aver pregato presso quella venerabile spoglia mortale, salì nei suoi appartamenti. Rivolse poi parole di consolazione alla comunità e fissò l’ora della Confermazione e dei funerali.

Verso le 9.30 del 16 maggio, il rito della Confermazione era terminato; P. Boutoey, vicario generale, presiedette alla rimozione della salma accompagnato da numerosi sacerdoti. Pau, Orthez, Sarrance, Oloron avevano inviato i loro rappresentanti per la Congregazione. Ma i fedeli delle parrocchie vicine avevano gareggiato nello zelo per essere vicini ai loro pastori. Tutti volevano testimoniare a Dio e alla Madonna il dispiacere per la perdita di questo sacerdote che aveva fatto loro così tanto bene. Tutti volevano pregare per lui in suo suffragio. I padri Chirou, Carrerot e Fondeville guidavano il corteo funebre. Padre Gaye, arciprete di Pau, cantava la messa con diacono e suddiacono. Dopo il Vangelo, il Vescovo saliva sul pulpito per parafrasare il versetto del libro della Sapienza: Per diritti sentieri il Signore guidò il giusto e gli mostrò il Regno di Dio; gli diede la conoscenza delle cose sante; lo fece prosperare nelle fatiche e rese fecondo il suo lavoro (Sap. 10.10). L’infanzia, la giovinezza, l’età matura del defunto, la sua vocazione soprannaturale, la fedeltà alla sua vocazione, le sue opere, la sua generosità, il suo sacerdozio, la sua cooperazione e l’amministrazione delle Figlie della Croce e la sua fondazione della Congregazione di Bétharram, tutto fu evocato fin nei minimi particolari e trovò una naturale espressione nelle parole del testo sacro.

L’azione della Provvidenza in quest’anima bella apparve in tutto il suo splendore. Il Vescovo la presentò mentre prende questo povero bambino d’Ibarre, lo conduce dalla casa paterna a un’altra casa di persone perbene, che lo preparano a ricevere la Santa Comunione. In questa occasione un santo parroco lo descrive come un bambino straordinario. Il vescovado lo ospita come studente, lo incoraggia sulla via del sacerdozio, lo invia a Larressore, a Bétharram dove la Vergine lo rendeva strumento per continuarvi l’opera.

Il Vescovo concluse il suo discorso funebre chiedendo preghiere per il venerabile defunto, con la certezza che a sua volta sarebbe poi stato invocato con frutto.

Al termine della Messa, Sua Eccellenza presiedette al rito dell’ultima raccomandazione e del commiato e Mons Boutoey accompagnò la spoglia mortale sulla sommità del Calvario dove fu tumulata vicino al presbiterio nella cappella della Resurrezione.

Simon Fondeville scj
(1805-1872)
(Segue)

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