In ascolto di San Michele...
Nella lezione del venti (maggio, ndt), il Rev. P. Superiore ci ha esortati ad esaminare quali fossero le nostre disposizioni nel servire Dio a partire dalla posizione di ciascuno, dalle disposizioni del nostro cuore. Riguardo alla perfezione della condotta esterna: può dipendere dall’esperienza, dalle circostanze, in ultima analisi da molte cose.
William Faber sottolinea cinque punti che mettono in risalto le disposizioni che occorre avere: Nella nostra posizione, servire Dio deve essere, se non l’unica, almeno la preoccupazione principale.
Occorre abbracciare questo servizio di Dio senza ritardo, senza riserva e senza rimpianto.
La più piccola negligenza nel compiere i nostri doveri deve essere da noi considerata un sacrilegio.
Dobbiamo odiare il peccato mortale come il più grande male dell’uomo. La questione: essere salvati o dannati dovrebbe suscitare in noi una viva preoccupazione, farci riflettere attentamente e ispirare tutta la nostra condotta. (Quaderno Cachica n° 15)
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