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Gustavo India
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14/01/2014

Gli undici vicariati della congregazione

Per l’anno 2014, vi proponiamo un viaggio nel tempo e nello spazio: undici appuntamenti per riscoprire le radici, il presente e l’avvenire degli undici vicariati della nostra congregazione. Il nostro archivista, Roberto Cornara, ci farà rivivere la loro nascita, mentre i nostri vicari regionali ci racconteranno il loro presente e le loro prospettive per l’avvenire.

Gli undici vicariati della congregazione

VICARIATO DI FRANCIA-SPAGNA


La Francia è la culla della congregazione di Bétharram. Secondo il primo biografo di san Michele, padre Basilide Bourdenne, il santo di Bétharram iniziò a raccogliere attorno a sé i primi discepoli dopo che, trasferito il seminario maggiore della diocesi à Bayonne (1833), rimase solo, “superiore di quattro mura di un vasto edificio”. All’ombra del santuario mariano sorse la prima cellula della futura congregazione, è qui che padre Garicoïts formò il primo gruppo di volontari, “pronti ad accorrere ovunque l’obbedienza chiami”.

Nella sua cronaca « Bétharram depuis la Révolution de 1790 », padre Fondeville ci ha lasciato un laconico resoconto della nascita ufficiosa della prima comunità:

Nel mese di ottobre dell’anno 1835, la comunità, composta dai P.P. Garicoïts, Guimon, Perguilhem, Chirou, Larrouy e Fondeville, decise di attenersi a una regola per una maggiore santificazione. Si adottò la Regola dei Missionari di Hasparren, e, senz’altro noviziato che quello di una determinata volontà di glorificare Dio, salvare le anime, evangelizzare le masse, elessero all’unanimità p. Garicoïts come loro superiore e gli promisero obbedienza e povertà, rinnovandogli l’impegno di castità, e gli consegnarono i loro piccoli risparmi.


L’atto formale ed ufficiale della nascita della Congregazione è il 10 settembre 1841, il giorno dopo che il vescovo Lacroix ebbe consegnata alla piccola comunità la prima regola betharramita. Nell’occasione, venne redatto da p. Didace Barbé un verbale della cerimonia e della prima professione:

L’anno milleottocentoquarantuno, il dieci settembre, durante la santa messa, celebrata da Mons Lacroix, vescovo di Bayonne, nella cappella di Bétharram, hanno emesso i voti annuali, conformemente alle costituzioni della Società dei Preti del Sacro Cuore di Gesù, i PP Garicoits, Guimon, Perguilhem, Fondeville, Chirou, Bellocq, Cassou, Carrérot.

 

Fino ai primi decenni del Novecento non esisteranno altre comunità in Francia se non quelle fondate da san Michele e da padre Etchécopar nella diocesi di Bayonne: Bétharram, Orthez, Pau, Bayonne, Anglet, Sarrance, Oloron. Queste fondazioni spariranno con l’espulsione dei religiosi dal Paese nel 1903.

È in questa occasione, per preparare un rifugio ai religiosi espulsi, che viene fondata l’opera betharramita in Spagna: la residenza Buena Vista e la residenza Cesario a Irun dove furono accolti i padri anziani e il consiglio generale; e l’apostolicato di Mendelu (1910). Le prime due comunità saranno chiuse quando i betharramiti poterono rientrare in Francia alla fine della prima guerra mondiale. L’apostolicato si trasformò, da rifugio per le giovani reclute francesi a seminario minore per la formazione dei primi religiosi spagnoli, che furono destinati per lo più alle opere betharramite in Sudamerica o alla missione in Cina.

Il capitolo generale del 1947 decise la suddivisione della Congregazione in Province. La provincia di Francia, con annesse le comunità di Terra Santa (Betlemme, Nazareth e Beit-Jala), di Casablanca (Marocco) e di Sidi-bel-Abbès (Algeria), era la più grande numericamente e la più importante della congregazione: fu nominato primo superiore provinciale p. Jean-Baptiste Bellocq. La Spagna, malgrado la lontananza, fu unita per affinità linguistiche e culturali alla provincia del Rio de la Plata, assieme ad Argentina ed Uruguay: primi provinciali furono i padri Basile Sarthou e Hippolyte Carrère.

Questa nuova struttura organizzativa permise lo sviluppo delle singole realtà geografiche della Congregazione e la nascita di nuove comunità religiose: in Francia le comunità di Floirac, Gan, Limoges, Saint-Affrique, Pau, Saint-Palais, Auch, Bazas, Balarin, ecc.; in Spagna, le comunità di Zamora, Saragozza e Azpeitia.

A partire da maggio 1977, la Spagna, che più di ogni altra realtà betharramita subì la crisi postconciliare, fu staccata dalla provincia sudamericana ed eretta a Delegazione, dipendente direttamente dal Superiore Generale, allo scopo di dare un nuovo input all’animazione vocazione e all’azione pastorale. In questo contesto venne aperta una nuova comunità parrocchiale, a Castellon de la Plana nel valenziano.

Infine, il capitolo generale del 2005 ha deciso la nascita di una nuova forma organizzativa, le Regioni, composte da vicariati regionali su base nazionale. Francia e Spagna oggi costituiscono un unico vicariato appartenente alla Regione “San Michele Garicoïts”.

Roberto Cornara, archivista

 

Il suo Presente

E IL SUO FUTURO…


con P. Jean-Dominique Delgue scj

 

 

 

 

Il Vicariato conta 58 religiosi, suddivisi in 6 comunità:

- Comunità della Maison Neuve a Bétharram: sono i religiosi-anziani che hanno all’attivo un ricco percorso di vita religiosa e missionaria. Una comunità che prega per tutta la congregazione. Oltre ai religiosi, ci sono 14 laici che beneficiano delle cure del personale della Casa di riposo al servizio di tutti i residenti.

- Comunità Notre Dame al monastero di Bétharram: recentemente ha accolto il noviziato della Regione con Padre Jacky Moura, Maestro dei Novizi e 2 novizi della Costa d’Avorio. Questa comunità si occupa dell’animazione dei santuari, dell’accoglienza delle persone o dei religiosi
di Bétharram che sono di passaggio, della pastorale del collegio e della parrocchia Notre Dame du Piémont.

- Comunità di Pausi trova in ambito cittadino. L’ultimo capitolo generale ha deciso che Pau divenga una comunità internazionale. Con il culto della Bta Maria di Gesù Crocifisso, con il pensionato per gli studenti, con l’accoglienza a diversi gruppi della diocesi e altri, la missione di questa comunità è quella di continuare e di consolidare un’animazione spirituale assicurando nello stesso tempo la cappellania di alcuni movimenti ecclesiali, di case di ritiro e un servizio pastorale nella parrocchia. 2 religiosi della Regione Beata Mariam hanno risposto all’appello del Superiore Generale per far parte di questa comunità internazionale.

- Comunità di Anglet-Saint Palaisdue residenze. A Saint Palais, i religiosi abitano la casa natale del Padre Augusto Etchecopar. Hanno la responsabilità del sito di Ibarre e del suo pellegrinaggio; assicurano anche un aiuto pastorale alla parrocchia di Saint Palais. Ad Anglet, i religiosi sono al servizio della cappellania delle Ancelle di Maria.

- Comunità di Pibraci religiosi sono responsabili dell’animazione della parrocchia. È inoltre la comunità di formazione del vicariato. È anche un luogo di accoglienza e di passaggio di religiosi di Bétharram grazie alla prossimità dell’aeroporto!

- Comunità di Mendelu (Spagna) : Il capitolo generale ha auspicato che questa presenza continui. A questo scopo, un religioso è appena arrivato dalla Francia e un altro arriverà dal Brasile nelle prossime settimane. Questa comunità ha l’incarico della parrocchia San Michele Garicoits e di diverse cappellanie: Figlie della Croce, Carmelo, Fratelli delle Scuole Cristiane.

Anche se l’età media dei religiosi è elevata, questo non impedisce al vicariato di essere dinamico. È bello constatare che le 6 comunità del vicariato sono internazionali: sono un segno dell’universalità della chiesa.

L’anno giubilare in onore di san Michele Garicoits rappresenta per tutti i religiosi l’occasione per far conoscere la vita e il carisma del loro fondatore. Un comitato di direzione formato da 8 religiosi ha lavorato molto attorno all’elaborazione di un comunicato stampa, di proposte d’animazione, di ritiri o di conferenze. Prosegue nell’attività di coordinamento di tutte le richieste fatte dai sacerdoti, dalle parrocchie, dalle scuole o altro e cerca di farvi fronte nel modo migliore. Non si può misurare l’eco di questo anno giubilare e tutti i suoi frutti. Ecco quello che è interessante per questo gruppo di religiosi: con la varietà dei caratteri e delle risorse, poter realizzare insieme questo lavoro di animazione.

Incontro di Vicariato ? Non esattamente. Padri e fratelli di Betharram colti in flagrante durante una prova teatrale per lo spettacolo su San Michele allestito nel 2013. Un grande momento di condivisione!

Le assemblee di vicariato, dove la maggior parte dei religiosi si ritrovano due o tre volte l’anno, sono momenti forti di condivisione di fede e di fraternità. Riunire attorno a un tavolo religiosi che vanno dai 30 anni a più di 100 anni (!), non è forse un gesto profetico in un mondo dove la norma è unicamente l’efficienza della persona?

 

È importante sottolineare anche la presenza della fraternità “Me voici” nella vita del vicariato, l’impegno di diversi laici a fianco delle comunità per aiutare nella missione, nell’accoglienza, nella gestione. Fanno parte della famiglia di Bétharram e ognuno, a suo modo, si nutre della spiritualità di san Michele Garicoits.

Anche se il vicariato sta attraversando un momento delicato, i progetti non mancano. La ristrutturazione della casa di Pau è allo studio. La riflessione sul luogo di Bétharram, intrapresa nel novembre 2012, apre nuove prospettive. Il vicariato, pur con i suoi limiti, avanza con fede e fiducia, animato dal desiderio di costruire comunità oranti e fraterne e di rispondere ai bisogni del mondo. La presenza di fratelli religiosi venuti dall’Africa, dall’Asia e dall’America Latina rappresenta una ricchezza che invita ad aprirsi e a essere più che mai segno di fraternità: “fondamento e via per la pace” (papa Francesco: messaggio per la giornata della pace, 1° gennaio 2014).

Allora sì, avanti sempre’!

Jean-Dominique Delgue, scj

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