Vita della Congregazione (2)

Con la fondazione canonica di Tiptur (Stato di Karnataka) all’inizio dell’anno e di questa nuova comunità di Adigondanahalli (nei dintorni di Bangalore), il Vicariato dell’India conosce un anno 2016 fertile. Le due prime comunità “storiche”, che sono dedicate alla formazione, hanno dato frutto: sono ora tre le comunità betharramite che svolgono attività pastorali in India.
E non dimentichiamo che, ogni volta che viene eretta una nuova comunità, si realizza il sogno del nostro fondatore: un gruppo di religiosi che osservano fedelmente la stessa regola e seguono lo stesso modello di perfezione, la vita trinitaria. Unum sint!

Correva l’anno 2010...

Giorno di gioia, questa Domenica, 10 gennaio, in occasione dell’entrata solenne di P. Rajan Britto, SCJ come parroco di San Giuseppe di Adigondanahalli (dalla quale dipende la cappella di S. Antonio a Edevanahalli).
P. Michael, Cancelliere dell’Arcidiocesi di Bangalore, che rappresentava l’arcivescovo Bernard Moras, ha offerto i suoi migliori auguri a P. Britto, mentre P. Mosè, decano di Begur, ha presieduto la celebrazione. La chiesa era piena di molti fedeli gioiosi e ansiosi di vedere il nuovo parroco. Il diacono Valan e Fr. George, in anno di tirocinio, stavano accanto a Padre Britto. Sono chiamati tutti e tre a testimoniare il Vangelo nella parrocchia. Preghiamo per loro, affinché compiano pienamente la prima missione parrocchiale affidata a Bétharram in India.
(News pubblicata sul sito della Congregazione il 10 gennaio 2010)

St Joseph, Adigundanahally fa parte del mondo Betharramita fin dal 2010, ma quest’anno è stato riconosciuto ufficialmente come comunità Betharramita. Il Vescovo ci ha invitati sei anni fa in questa piccola parrocchia alla periferia della Diocesi di Bangalore, vicino al confine con lo stato del Tamil Nadu e ci ha chiesto di svilupparla e farla crescere. P. Britto è stato il nostro primo parroco in questa parrocchia, seguito dopo tre anni da P. Valan.

In questo lasso di tempo la parrocchia è cresciuta e si è sviluppata, e i religiosi Betharramiti hanno alimentato la fede della gente con ritiri e con missioni, hanno costruito buoni rapporti con due comunità di Suore e con una vicina casa di formazione dei Gesuiti.

St Joseph è stato un centro per l’esperienza pastorale dei nostri scolastici e i nostri novizi. Inoltre la comunità di Shobhana Shaakha ha sempre dato una mano nelle attività pastorali più impegnative in quella parrocchia. I parroci vicini ci dicevano che non era una parrocchia molto ambita dai preti diocesani, ma l’attività svolta dai Betharramiti ha cambiato la situazione in questi ultimi anni. Il Vescovo ci ha chiesto di assumerci lo sviluppo di tre settori: il primo era la costruzione di una nuova casa parrocchiale a St Anthony di Yadavanahally, una succursale della parrocchia; il secondo, la costruzione di una nuova chiesa a St Joseph per la cura pastorale di un vicino centro urbano in via di espansione. Infine, il vescovo ci ha chiesto di fare di St Anthony una nuova parrocchia. In brevissimo tempo, la nuova casa è stata costruita e la nuova chiesa è quasi ultimata.

Tra poco, P. Enakius sarà il nuovo parroco di St Joseph (P. Valan sarà trasferito) e P. Rojo è il nuovo parroco di St Anthony. P. Rojo sarà anche il superiore della nuova comunità formata da due residenze (distanti 2 km). P. George Anthony è il coadiutore di P. Rojo, e uno dei nuovi professi perpetui sarà con P. Enakius. I religiosi delle due comunità pregano insieme e condividono pasti in modo regolare. Circa la metà dei cristiani delle parrocchie sono di origine Tamil, ma nella Diocesi la lingua è un elemento talmente sensibile, che soltanto la lingua Kannada viene usata nella liturgia domenicale. Per questo Rojo e Enakius e, prima di loro, Britto e Arul, con vero spirito betharramita, hanno svolto il loro ministero in lingua Kannada.

Ora, le parrocchie che una volta erano in un angolo dimenticato della Diocesi, sono guardate con una certa invidia dal clero locale!

Austin Hughes scj
Superiore Regionale