Vita della Congregazione

Dopo aver visitato le famiglie dei nostri candidati in Vietnam, le loro diocesi e le loro parrocchie, P. Jiraphat Raksikhao scj, ha inviato una sua relazione al Superiore Generale, da cui si ricava questo ritratto a mosaico.

Il paese - Il Vietnam è un piccolo stato, situato nell’Asia sud orientale; caratterizzato da un territorio montagnoso e ricco di fiumi, si affaccia sul Mare della Cina. Il paese è diviso in due parti: a nord la capitale è Hanoi e a sud Ho Chi Min City (ex Saigon).

Le due parti hanno caratteristiche proprie: per esempio, a nord la gente è più povera, e vive più di agricoltura che di turismo; ha uno stile di vita agricolo. Il clima è caratterizzato da quattro stagioni, mentre nel sud ci sono solo due stagioni, la gente ha più risorse, è più istruita e aperta; inoltre pratica un comunismo più tollerante.

Tutto il paese è sotto il regime comunista; dei circa 99 milioni di abitanti, l’80% sono Vietnamiti il resto sono gruppi tribali. La maggior parte della popolazione vive di agricoltura e il prodotto principale è il riso. La gente è molto gentile, umile, semplice e cordiale. Il Vietnam è un paese in pieno sviluppo e ovunque si stanno costruendo strade. Abbiamo visto case, costruzioni, negozi, chiese, tecnologia, macchine e abbiamo compreso un po’ meglio la mentalità della gente.

La famiglia - I Vietnamiti hanno una concezione originale della famiglia: custodiscono tutto in casa: vi trovano posto gli animali e diversi tipi di piante intorno all’abitazione. C’è sempre un posto anche per gli ospiti. Il ruolo di ogni membro della famiglia è ben definito e tutti devono contribuire al sostentamento della famiglia stessa. I figli devono prendersi cura dei genitori, quando questi sono anziani. Le famiglie vietnamite preferiscono avere figli maschi perché sono loro che dovranno prendersi cura della proprietà e tramandarla alle future generazioni.

Le culture - La cultura del Vietnam, di tipo agricolo, è ricca e ha subito l’influsso di quella cinese. L’accoglienza riservata all’ospite è straordinaria. In ogni famiglia che ho visitato sono sempre stato ricevuto con grande rispetto e cordialità. Il tè riveste una significato particolare: vuole esprimere totale condivisione con l’ospite e viene offerto in una determinata parte della casa.
La festività più importante si chiama “Tet Holiday”, celebrazione per il nuovo anno, in occasione della quale tutti rientrano al proprio villaggio per due settimane. Ogni famiglia rinfresca e addobba la propria abitazione, cucina cibi tipici tra cui un dolce fatto di riso glutinoso, e visita i propri vicini scambiandosi auguri e benedizioni. Per i cattolici, questa festa rappresenta l’occasione per recarsi al cimitero e pregare per i propri defunti e vengono in chiesa per partecipare a una santa messa di ringraziamento.

Le religioni - La maggior parte venera i propri antenati, altri sono animisti, Buddisti, Musulmani, protestanti, Cattolici e di altre confessioni religiose. Il Governo ha imposto come religione di stato quella della venerazione dei propri antenati, ma questo non impedisce ai membri delle altre confessioni religiose di rispettarsi a vicenda e di vivere in pace. I cattolici sono vittime di discriminazione: non possono svolgere lavori statali, non possono entrare nella polizia, non possono fare carriera come ufficiali governativi.

La chiesa cattolica - Secondo le statistiche più recenti, i cattolici sono circa 10 milioni, suddivisi in 23 diocesi e 3 arcidiocesi. Si contano circa 3000 preti diocesani, 1000 preti religiosi, e circa 15.500 religiose. In alcune diocesi dove non ci sono abbastanza sacerdoti, i laici svolgono un ruolo molto significativo nella pastorale e nella gestione della parrocchia. La giornata lavorativa comincia molto presto e le comunità religiose celebrano la messa alle 5 del mattino.

I giovani - Ho visto molti giovani frequentare la chiesa: sono molto attivi nelle celebrazioni liturgiche. I parroci con soddisfazione segnalano la presenza di molti giovani ai vari campi estivi vocazionali, giovani che poi partecipano con entusiasmo alle varie attività parrocchiali durante l’anno pastorale: catechismo, attività caritative verso i più bisognosi … Molti giovani mostrano un interesse sincero alla vita religiosa e sacerdotale anche se molti di loro devono affrontare non poche difficoltà a causa della posizione del governo riguardo alla religione cattolica. Questo però non li scoraggia dal vivere apertamente la loro fede: il numero dei giovani presenti nelle varie case di formazione parla chiaro!

Certo non sarà facile, ma Betharram - con l’aiuto di vescovi, sacerdoti e laici che si sono già fatti avanti per offrirci il loro sostegno - può impiantarsi in Vietnam e diffondere il messaggio e la spiritualità di san Michele Garicoits.

Jiraphat Raksikhao scj