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13/12/2014

Gli 11 Vicariati della Congregazione (11)

Il Vicariato dell'India

Le sue radici


Dopo sette o otto anni di soggiorno ad Anglet, in Francia, dove i Padri di Betharram sono cappellani, nove indiane, diventate poi “Ancelle di Maria”, sono rientrate nel loro Paese. Nel 1982 chiedono a P. Gaston Hialé scj di recarsi in India per animare un corso di esercizi spirituali programmati nel febbraio del 1983. P. Gaston vi andrà mentre si trova in viaggio in Thailandia per fare visita ai Padri missionari.

Nel corso degli esercizi spirituali vengono raggiunti dalla Superiora Generale: si parla di futuro e le suore avanzano l’idea di una nuova fondazione in India dei Padri di Betharram con l’impegno di aiutarli per realizzarla.

La proposta delle Suore verrà poi sottoposta ai membri del Capitolo Generale del 1987, su richiesta di P. Grech, allora Superiore Generale.

Il Consiglio Generale uscente ci ha informato che, su richiesta di due Congregazioni religiose femminili che operano in India, sono stati stabiliti alcuni contatti con la Chiesa di questo paese per studiare l’eventualità di accettare religiosi Indiani nella Congregazione di Bétharram. Non si tratta di andare a cercare vocazioni, ma di aiutare alcuni giovani di questo paese a scoprire la Vita Religiosa Betharramita e poter diventare missionari nella propria terra. Questa iniziativa ci impegna tutti dal punto di vista spirituale e finanziario. All’unanimità, il Capitolo Generale domanda che proseguano i contatti con tale finalità.”

 

Comincia con questa breve nota, scritta negli Atti del XXII Capitolo Generale del 1987, l’avventura betharramita in India. Da sempre però, nel subcontinente indiano, Bétharram è stato presente, dal lontano 1870, quando suor Maria di Gesù Crocifisso si recò a Mangalore per la fondazione di un Carmelo. Sono però le Ancelle di Maria di Anglet, assieme ad altre congregazioni religiose femminili, a invitare p. Gaston Hialé a tenere dei corsi di aggiornamento e dei ritiri spirituali agli inizi degli Anni Ottanta. Assieme al nome “Bétharram” anche la spiritualità di san Michele mette piede nel Paese e alcuni giovani indiani iniziano ad interessarsi della Congregazione e chiedono di farsi religiosi betharramiti. Da qui l’informativa del Consiglio Generale proposta al capitolo del 1987.

Da subito, il nuovo Consiglio Generale si mette all’opera per dare avvio al progetto e i pp. Vincent Landel, oggi arcivescovo di Rabat, e Mirco Trusgnach vengono nominati coordinatori e responsabili di questa nuova opera, coloro che per i successivi anni sorvoleranno diverse volte i mari, la prima nell’aprile 1988, per tenere i contatti con le religiose, con i vescovi, con il clero locale, e con i giovani che vogliono farsi betharramiti. Tutto è da costruire, legami da tessere, soluzioni da prendere, scelte da operarsi, finanziamenti da trovare, case da costruire, … I primi giovani bussano, Xavier, Britto, Biju Paul,… le colonne di Betharram in India. In questa nuova opera fin dall’inizio l’intera Congregazione si sente coinvolta: Xavier compirà i suoi studi in Inghilterra, mentre Britto e Biju Paul faranno il loro noviziato in Italia.

“Aiutare alcuni giovani a scoprire la vita religiosa betharramita e a diventare missionari nella loro stessa patria” implicava necessariamente la fondazione di una casa di formazione in India. Dopo attenta riflessione, si opta per lo stato indiano del Karnataka e per la città di Bangalore come luoghi di fondazione della prima residenza betharramita, Shobhana Shaaka, ossia Bel Ramo, inaugurata il 1º settembre 1995, una settimana dopo l’ordinazione sacerdotale di Xavier, primo betharramita indiano, morto tragicamente in un incidente stradale nel 2006. La prima comunità è composta da padre Enrico Frigerio e da fratel Michael Richards con i primi professi indiani Britto e Biju Paul e i primi postulanti; cui si uniranno, negli anni seguenti, fratel Gerard Sutherland, padre Joseph Mirande e padre Xavier Ponthokkan. Quattro anni dopo, una nuova residenza, Maria Kripa, è aperta nella città di Mangalore, per accogliere i giovani aspiranti e postulanti, e la casa di di Bangalore diventa la residenza per i giovani professi, il cui numero cresce anno dopo anno: nel 2005, dieci anni dopo la fondazione di Bétharram in India, saranno già 45 i giovani professi betharramiti.

Il 2007 è un anno importante per il giovane “Bétharram indiano”: Bangalore viene scelta nel mese di novembre come sede del Consiglio di Congregazione, e contestualmente viene istituito il vicariato dell’India, con un proprio superiore vicariale, p. Biju Paul Alappat. Quella indiana è oramai una giovane ma anche ben affermata realtà.

Roberto Cornara

Il Presente e il Futuro... con il Vicario Regionale, P. Biju Paul Alappat scj

Lo Sviluppo di Betharram in un’India Meravigliosa

L’India è la terra delle sorprese e delle diversità, ricca di cultura, di persone e di risorse naturali. E’ la madre delle religioni del mondo, dell’arte, della musica e la più grande democrazia. Dal punto di vista geografico ha le caratteristiche di un continente piuttosto che quelle di una paese. Ma preferisco chiamare l’India “il paese ricco per gente povera”. Nel cuore di questa ricchezza e di queste contraddizioni, Bétharram trova il suo posto e la sua missione tra la gente di questa terra impregnata di misticismo.

Bétharram che cresce

Bétharram ha messo le sue radici concretamene in India con l’apertura della prima casa di formazione, “Shobhana Shaakha”, a Bangalore il 1° settembre 1995. In questa prima tappa, la missione primaria di Bétharram era quella di porre solide fondamenta per la formazione di futuri missionari indiani al servizio della chiesa e della società, sotto la guida dei Padri Enrico Frigerio, Joseph Mirande e Xavier Ponthokkan e dei Fratelli Michael e Gerard, seguiti poi da altri missionari dall’Europa e dalla Tailandia. La missione di Bétharram nella formazione è stata il luogo privilegiato dove tanti giovani, provenienti da varie culture e regioni dell’India, hanno fatto esperienza del carisma di san Michele che li ha ispirati a dedicare la loro vita a Dio e alla società come persone consacrate. Bétharram forma i futuri missionari nelle due case di formazione ben avviate: a Bangalore (Shobhana Shaakha) e Mangalore (Maria Kripa). Bangalore è anche la sede del Noviziato Regionale – Michael Bhavan – per la formazione dei novizi della Regione Beata Miriam. Con l’aiuto di Dio e grazie al generoso servizio e sacrificio dei missionari, Bétharram è riuscito a offrire finora alla Chiesa 21 preti indiani e 36 fratelli che sono impegnati - a vari livelli – nella loro formazione religiosa e sacerdotale.

Bétharram in un momento di transizione

La missione betharramita in India è impegnata in un processo di transizione soprattutto nel campo dell’animazione, della missione e della vita comunitaria. In tale fase evolutiva, il Vicariato indiano è diventato parte della Regione Beata Maria di Gesù Crocifisso, di cui fanno parte anche Inghilterra e Tailandia, sotto la guida di Padre Austin Hughes, Superiore Regionale. Il Vicariato “Sacro Cuore” dell’India è al servizio della Chiesa ed è guidato dal Vicario Regionale P. Biju Paul e dal suo Consiglio. Nel campo della missione si registra uno spostamento di accento dalla formazione verso ministeri pastorali e sociali. Oltre alle due comunità di formazione, Bétharram svolge il suo servizio pastorale in sei centri parrocchiali: nel sud dell’India (Karnataka) - dove è al servizio della Chiesa sia Latina sia Orientale - e nel nord dell’India (Assam e Arunachal Pradesh). Ci sono due case di accoglienza per bambini, precisamente “Fr Xavier Children Home” (Bangalore) e “Saint Michael Children Home” (Mangalore) nello stato del Karnataka, per bambini orfani e abbandonati; un centro educativo diocesano - “Don Bosco School”, in Assam, dove Bétharram svolge la sua missione a servizio della società. La missione e la formazione in India è caratterizzata da una collaborazione sempre crescente tra India, Tailandia e Inghilterra. Il Vicariato indiano sta vivendo anche questo passaggio da “comunità di formazione” a “comunità di missione”.

Visione: Formazione e Missione
Oggi la missione di Bétharram è quella di offrire comunità di missionari pieni di Spirito, semplici e preparati, capaci di rispondere alle sfide e ai bisogni della chiesa e della società. Un “religioso sacerdote mediocre” non può essere una benedizione per la società. Nel fondare la nostra famiglia religiosa, san Michele considerava la vita religiosa una strada verso la santità e un modo per formare eroi nella fede per il rinnovamento della chiesa e della società. Nutriamo la speranza che tra cinque anni, l’India sarà un giovane ramo della famiglia di Bétharram con 30 sacerdoti indiani per portare l’evangelizzazione e la Buona Novella in tutti gli strati della società. Per questo, oggi una delle priorità del Vicariato è quella di favorire in ciascuno dei suoi membri la santità personale e la maturazione integrale. Disponibilità di formatori ben preparati, preparazione per ministeri di frontiera e organizzazione per favorire nuove vocazioni: ecco i bisogni a cui oggi siamo chiamati a rispondere.

Un altro aspetto importante della nostra missione in comune con il progetto della nostra Congregazione:
Opzione preferenziale per i poveri: vedere il volto di Gesù nel povero, e servirlo con cura amorevole. Attraverso la fondazione “SMART”1 e le Case di Accoglienza per Bambini, trasmettiamo questo messaggio alla società. Inoltre nel nostro apostolato diamo una rilevanza particolare alle famiglie, attraverso programmi di rinnovamento e di formazione nella fede.

Un esempio di questo tipo di ministero è lo sviluppo dato all’associazione dei laici nei nostri centri pastorali. Infine un’ulteriore priorità è quella di essere in sintonia con la missione della Chiesa e della Congregazione: cerchiamo di aprirci a quei luoghi di missione in India e all’estero dove gli altri non sono disponibili, rafforzando, con questo nostro servizio, la Chiesa e la società. I nostri luoghi di missione in India sono un esempio concreto della scelta di “avventurarsi in azioni pionieristiche” nella società. I nostri confratelli lavorano non solo in India ma anche il Inghilterra e Francia e sono testimoni di questa scelta missionaria.

La nostra presenza nei vari centri di missione e istituzioni è una risposta ai bisogni dell’India di oggi, per dialogare con persone di varie culture, razze e religioni.

Attraverso il nostro Sito Internet e il nostro bollettino “SMILE”, abbiamo fatto qualche passo in avanti per far conoscere questa nostra coscienza missionaria alle persone e ai religiosi nella nostra società. In questo processo di transizione, siamo grati a moltissime mani invisibili e cuori generosi che ci accompagnano e sostengono con fedeltà. Ricordiamo con gratitudine i Vicariati di Inghilterra e Tailandia per il loro forte sostegno e la loro collaborazione e tutti i membri della famiglia betharramita. Seguendo lo spirito di Papa Francesco, siamo chiamati a guardare il mondo con gli occhi di Gesù, amarlo con il cuore di Gesù, servirlo con le mani di Gesù ed essere umili strumenti di Dio per “SVEGLIARE IL MONDO” – “Avanti sempre”, sulle orme di san Michele.

Nota 1: SMART (St. Michael Academy for Research and Training) è una fondazione che ha lo scopo di animare e sostenere varie attività formative del Vicariato, in collaborazione con organizzazioni governative e non-governative in India.

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Nef è il bollettino ufficiale della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Betharram.
La redazione è a cura del Consiglio Generale.

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