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Gustavo Papa 01
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14/01/2009

Notizie in famiglia - 14 gennaio 2009

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La parola del Padre Generale

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Essere veramente ciò che siamo: Religiosi di Bétharram

La regionalizzazione della nostra Congregazione è in vigore. Abbiamo creato le tre Regioni, abbiamo nominato i tre Superiori Regionali e i 15 Superiori di Vicariati. La vita non si arresta
Questa nuova organizzazione territoriale della Congregazione è certamente un tempo di grazia per ogni religioso, per ogni comunità e per la famiglia intera. Questo Kairos esige da ciascuno di noi un atteggiamento di conversione autentica: si tratta di vivere sempre, in ogni situazione ed in qualsiasi attività, questo incontro con Cristo che ha cambiato la nostra vita e ci ha portato ad organizzarla in vista d’amare e servire Dio e la sua volontà universale di salvezza. 
San Michele Garicoïts ce lo chiede oggi con le parole che indirizzava  a P. Jean Espagnolle (lettera n. 194) :Ecco ciò che vi raccomando. Innanzi tutto e sempre, tenere in vista Dio, al servizio del quale siete, e la sua volontà, tanto bene espressa dalla nostra forma di vita, e poi realizzarla, o perlomeno sforzarci di  compiere sempre questa volontà adorabile, ciascuno secondo la propria grazia e nel proprio impegno.
La significatività della Congregazione si gioca sulla fedeltà d’ogni religioso alla propria vocazione, sull’esperienza di comunione in ogni comunità – l’Unum sint tanto caro a San Michele Garicoïts - sulla testimonianza gioiosa della nostra ubbidienza, della nostra povertà e della nostra castità, sull’impegno nella missione vissuta con l'entusiasmo che nasce dell'incontro esistenziale del Cristo - la nostra vocazione profonda -, e non con l'attivismo e la ricerca di compensazioni che talvolta ci caratterizzano. 
È quanto dice con insistenza San Michele Garicoïts nella stessa lettera: Per ciò che riguarda ognuno in particolare, il migliore rimedio a questi mali, e al tempo stesso il nostro dovere, consiste nel combatterli nel nostro cuore ed in quello degli altri, realizzando e manifestando ciò che realmente siamo, con la nostra fedeltà nella completa  estensione della grazia della nostra vocazione e del nostro impegno, rispettando tutti con una stessa fedeltà i limiti della grazia, della vocazione e della missione. 
Approfittando della grazia di questo Kairos della regionalizzazione, il Consiglio generale propone alla Congregazione questo progetto d’animazione per l'anno 2009 :

1Dal 21 al 31 gennaio a Roma, Consiglio di Congregazione. I primi quattro giorni, un membro dell'Istituto San Luca, della diocesi di Padova, ci aiuterà a fare un'esperienza di narratio fidei (condivisione di fede). I giorni successivi saranno dedicati a rendere operativa la nuova organizzazione di regioni e vicariati.

2. Dal 15 al 30 aprile a Betlemme, incontro di tutti i Consigli regionali, (Superiori di Regione e di vicariato) - la prima settimana sarà l'opportunità di un'esperienza di narratio fidei.  Durante la seconda settimana, discuteremo con i Superiori di Vicariati le linee d’azione elaborate dal Consiglio di Congregazione.

3. A settembre o ottobre 2009, in ogni Regione, incontro dei superiori di comunità, come aveva deciso il Consiglio di Congregazione di Bangalore. I Superiori sono un aspetto fondamentale nel processo di riorganizzazione e di rivitalizzazione della nostra famiglia. Sono persone fondamentali per l’accompagnamento dei religiosi nella fedeltà alla loro vocazione e nella costruzione di comunità oranti, fraterne, accoglienti e missionarie. Ci piacerebbe che anche in questi incontri si utilizzasse il metodo della narratio fidei.

4. Prima della fine del 2009, si terrà in ogni Vicariato un'assemblea, in accordo con l’articolo 259 della Regola di Vita.  Il nostro obiettivo è che tutti i Religiosi della nostra famiglia possano ravvivare la loro vocazione grazie al metodo della narratio fidei.

Faccio mie due espressioni di san Michele, quando c'incoraggia, sempre nella stessa lettera, ad entrare in questa dinamica di conversione personale, di comunione fraterna e di organizzazione della Congregazione: Hoc fac et vives, et vivere facies multos alios (fate ciò e vivrete, e farete vivere molti altri). Potete comprendere, gustare e fare ciò, e questo dovete fare  più di molti altri. Mi auguro che possiate assumere quest’impegno!

Gaspar Fernandez,SCJ

*Fate ciò e vivrete, e farete vivere molti altri.

nef-etchecopar.jpgPadre Auguste Etchecopar scrive... alla sorella Julie, 8 gennaio 1847

 

Buon anno nel Signore Gesù, che ci ha illuminati con la sua luce, santificati e rigenerati con il suo sangue, e che è sempre la nostra luce, nostra unica via, l’unico degno oggetto della nostra carità e del nostro amore.
Eccoci alla festa dell’Epifania. A causa del peccato, eravamo come una tana di ladri; grazie alla doppia vocazione cristiana e religiosa, ci ha resi come fiaccole, come soli per rischiarare il mondo, ci ha annoverati tra i suoi angeli, ha reso i nostri cuori suo tempio, sua dimora, suo paradiso! La nostra anima e la gloria del Padre sono il suo unico interesse. Sia sempre ringraziato, adorato, amato, da tutte le creature. Amen.


Un racconto indiano da meditare dovunque

Lo scorso novembre il segretario-economo generale ha visitato le comunità di Bétharram in India. Dal suo soggiorno nella casa di formazione Maria Kripa, sulla costa sud-occidentale, ci ha portato questo  racconto.

 


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1929-2009

BÉTHARRAM IN COSTA D'AVORIO

Sono oramai quasi 50 anni che la nostra Congregazione ha mosso i suoi primi passi in Costa d’Avorio. Il racconto di questa avventura ci accompagnerà lungo questo anno giubilare. Lo dobbiamo a P. Laurent Bacho, Consigliere generale e formatore ad Abidjan..

1. LA FONDAZIONE

In seguito alla lettera enciclica Fidei Donum di Pio XII nel 1957, Bétharram decide di venire in aiuto alle giovani chiese dell’Africa Nera; gli appelli sono numerosi, dove andare? Nella primavera del 1959, padre Jean Matéo, superiore provinciale di Francia fa un viaggio di ricognizione in Senegal e in Costa d’Avorio.

In luglio, la Congregazione decide di aprirsi alla Costa d’Avorio, nella diocesi di Katiola, nel nord del Paese, a Ferkessédougou. Mons. Émile Durrheimer, della società delle missioni Africane di Lione (SMA), ha la cura pastorale di tutta la parte settentrionale, più di un terzo del Paese. Ha saputo convincere Padre Matéo che , per quanto riguardava le costruzioni, tutto sarebbe stato pronto per ottobre! Si tratta dell’apertura di una «école normale» destinata alla formazione di maestri per l’insegnamento cattolico che raggruppa una quarantina di scuole primarie; il ciclo normale di studi comprende 4 anni, coronato dal «brevet d’études» che conferisce il diritto d’insegnare.

Chi mandare? Padre Pierre Prévost, che aveva ridato lustro alla scuola cattolica di Saint-Palais, è scelto come superiore e direttore; P. Jean Suberbielle, che aveva trascorso sei anni a Beit-Jala, è nominato suo assistente; padre Pierre Monnot, ordinato qualche anno prima, è il più giovane. La partenza per la missione e la fondazione sono per il mese di settembre; le costruzioni sono appena iniziate! P. Raymond Laulom, dislocato a Bouaké come cappellano in scuole medie statali, è aggregato alla residenza di Ferké per un anno scolastico.

Il 3 novembre: apertura della prima classe per 45 «piccoli» di sesta: sono in realtà dei pezzi d’uomo di 18 anni! I nostri tre fondatori trascorrono i primi mesi in parrocchia, accolti con calore dal parroco, padre Won Wile, membro della SMA svizzera che è molto premuroso nei loro riguardi. Padre Paulus, altro religioso SMA, incaricato delle strutture della diocesi, si attiva nel cantiere del corso normale «San Michele». I nostri giovani padri offrono volentieri la loro collaborazione alla parrocchia; p. Prévost con l’Azione Cattolica familiare, p. Superbielle con la Legione di Maria, p. Monnot con i « Cœurs Vaillants».

L’8 dicembre, sono sorpresi della vivacità con la quale i Cristiani festeggiano l’Immacolata Concezione; si tratta d’altronde dell’anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale «Nostra Signora di Lourdes». La processione con il Santissimo Sacramento termina per la prima volta alla Scuola Normale «San Michele»; i cristiani sono fieri di questa prima realizzazione di un istituto secondario cattolico nel nord del Paese. Mons. Durrheimer, che presiede la celebrazione, è felice di vedere che la residenza dei Padri è quasi ultimata..

Laurent Bacho,SCJ

 

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Nef è il bollettino ufficiale della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Betharram.
La redazione è a cura del Consiglio Generale.

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