Notizie in famiglia - 14 gennaio 2009
Sommario
- La parola del Padre Generale
- Padre Etchecopar scrive...
- Un racconto indiano da meditare dovunque
- Terra Santa !
- 5min con P. Gerardo Ramos
- In memoriam: P. Raymond Descomps
- In memoriam: P. Giovanni Trameri
- 1959-2009: Bétharram in Costa d'Avorio
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La parola del Padre Generale
Essere veramente ciò che siamo: Religiosi di Bétharram
La regionalizzazione della nostra Congregazione è in vigore. Abbiamo creato le tre Regioni, abbiamo nominato i tre Superiori Regionali e i 15 Superiori di Vicariati. La vita non si arresta. 1. Dal 21 al 31 gennaio a Roma, Consiglio di Congregazione. I primi quattro giorni, un membro dell'Istituto San Luca, della diocesi di Padova, ci aiuterà a fare un'esperienza di narratio fidei (condivisione di fede). I giorni successivi saranno dedicati a rendere operativa la nuova organizzazione di regioni e vicariati. 2. Dal 15 al 30 aprile a Betlemme, incontro di tutti i Consigli regionali, (Superiori di Regione e di vicariato) - la prima settimana sarà l'opportunità di un'esperienza di narratio fidei. Durante la seconda settimana, discuteremo con i Superiori di Vicariati le linee dazione elaborate dal Consiglio di Congregazione. 3. A settembre o ottobre 2009, in ogni Regione, incontro dei superiori di comunità, come aveva deciso il Consiglio di Congregazione di Bangalore. I Superiori sono un aspetto fondamentale nel processo di riorganizzazione e di rivitalizzazione della nostra famiglia. Sono persone fondamentali per laccompagnamento dei religiosi nella fedeltà alla loro vocazione e nella costruzione di comunità oranti, fraterne, accoglienti e missionarie. Ci piacerebbe che anche in questi incontri si utilizzasse il metodo della narratio fidei. 4. Prima della fine del 2009, si terrà in ogni Vicariato un'assemblea, in accordo con larticolo 259 della Regola di Vita. Il nostro obiettivo è che tutti i Religiosi della nostra famiglia possano ravvivare la loro vocazione grazie al metodo della narratio fidei. Faccio mie due espressioni di san Michele, quando c'incoraggia, sempre nella stessa lettera, ad entrare in questa dinamica di conversione personale, di comunione fraterna e di organizzazione della Congregazione: Hoc fac et vives, et vivere facies multos alios (fate ciò e vivrete, e farete vivere molti altri). Potete comprendere, gustare e fare ciò, e questo dovete fare più di molti altri. Mi auguro che possiate assumere questimpegno!
Questa nuova organizzazione territoriale della Congregazione è certamente un tempo di grazia per ogni religioso, per ogni comunità e per la famiglia intera. Questo Kairos esige da ciascuno di noi un atteggiamento di conversione autentica: si tratta di vivere sempre, in ogni situazione ed in qualsiasi attività, questo incontro con Cristo che ha cambiato la nostra vita e ci ha portato ad organizzarla in vista damare e servire Dio e la sua volontà universale di salvezza.
San Michele Garicoïts ce lo chiede oggi con le parole che indirizzava a P. Jean Espagnolle (lettera n. 194) :Ecco ciò che vi raccomando. Innanzi tutto e sempre, tenere in vista Dio, al servizio del quale siete, e la sua volontà, tanto bene espressa dalla nostra forma di vita, e poi realizzarla, o perlomeno sforzarci di compiere sempre questa volontà adorabile, ciascuno secondo la propria grazia e nel proprio impegno.
La significatività della Congregazione si gioca sulla fedeltà dogni religioso alla propria vocazione, sullesperienza di comunione in ogni comunità lUnum sint tanto caro a San Michele Garicoïts - sulla testimonianza gioiosa della nostra ubbidienza, della nostra povertà e della nostra castità, sullimpegno nella missione vissuta con l'entusiasmo che nasce dell'incontro esistenziale del Cristo - la nostra vocazione profonda -, e non con l'attivismo e la ricerca di compensazioni che talvolta ci caratterizzano.
È quanto dice con insistenza San Michele Garicoïts nella stessa lettera: Per ciò che riguarda ognuno in particolare, il migliore rimedio a questi mali, e al tempo stesso il nostro dovere, consiste nel combatterli nel nostro cuore ed in quello degli altri, realizzando e manifestando ciò che realmente siamo, con la nostra fedeltà nella completa estensione della grazia della nostra vocazione e del nostro impegno, rispettando tutti con una stessa fedeltà i limiti della grazia, della vocazione e della missione.
Approfittando della grazia di questo Kairos della regionalizzazione, il Consiglio generale propone alla Congregazione questo progetto danimazione per l'anno 2009 :
*Fate ciò e vivrete, e farete vivere molti altri.
Padre Auguste Etchecopar scrive... alla sorella Julie, 8 gennaio 1847
Buon anno nel Signore Gesù, che ci ha illuminati con la sua luce, santificati e rigenerati con il suo sangue, e che è sempre la nostra luce, nostra unica via, lunico degno oggetto della nostra carità e del nostro amore.
Eccoci alla festa dellEpifania. A causa del peccato, eravamo come una tana di ladri; grazie alla doppia vocazione cristiana e religiosa, ci ha resi come fiaccole, come soli per rischiarare il mondo, ci ha annoverati tra i suoi angeli, ha reso i nostri cuori suo tempio, sua dimora, suo paradiso! La nostra anima e la gloria del Padre sono il suo unico interesse. Sia sempre ringraziato, adorato, amato, da tutte le creature. Amen.
Un racconto indiano da meditare dovunque
Lo scorso novembre il segretario-economo generale ha visitato le comunità di Bétharram in India. Dal suo soggiorno nella casa di formazione Maria Kripa, sulla costa sud-occidentale, ci ha portato questo racconto.
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