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14/07/2017

Vita della Congregazione (2)

Spunta un nuovo ramo in Assam

I nostri missionari che operano nel Nord-Est con il vescovo di Guwahati  (da sin a des.:  Fr. Sharat,  P. Jesuraj,  P. Jestin,  P. Vipin,  P. Daniel, P. Arul, P. Pascal e Fr. Pakyaraj)

Grazie anche alle esperienze di missione sotto la guida dei Missionari di San Francesco di Sales, i nostri confratelli del Vicariato dell’India sono in grado di assumere in prima persona l’animazione di un’opera nell’India nord-orientale. P. Biju Alappat, Vicario regionale, traccia a grandi linee le tappe di queste esperienze che hanno portato all’apertura di una nuova missione betharramita.

Il progetto di Bétharram “Sacred Heart Mission” è stato inaugurato il 19 marzo 2017, come frutto di lunghe esperienze missionarie e di discernimento nell’India nord-orientale. Nel 2005, al tempo del nostro compianto P. Xavier Ponthokkan, la delegazione dell’India fece un’opzione missionaria storica a favore del Nord-Est come luogo di esperienza missionaria per i giovani in formazione, accanto alle esperienze già in atto nell’India meridionale. I giovani erano inviati nel Nord-Est per un’esperienza di missione in collaborazione con i missionari MSFS (Missionari di San Francesco di Sales). In seguito, P. Shaju (Hojai e Punjab), P. Subesh (Bongaigon e Hojai), e P. Arul (Hojai) furono i primi a svolgere un’attività di leader sostenuti da padri e fratelli per far conoscere la presenza di Bétharram nel Nord-Est a partire dal 2009.

Nell’Assemblea di Vicariato del 2015, veniva avanzata la proposta per una nuova missione Betharramita legata alla prospettiva di future opportunità pastorali, all’animazione vocazionale e, su invito dell’Arcivescovo di Guwahati John Moolachira, alla cura pastorale di 200 famiglie cristiane tribali, che vivono in sei villaggi a Kanpur, a 30 km dalla parrocchia centrale e a 55 km dalla comunità di Hojai.

P. Yesudas, sotto la guida di P. Arul, superiore della comunità, e P. Thomas, parroco di Kattiatholi, riusciva a identificare un luogo adatto nell’area di Sigulmari, Kanpur, su proposta dell’Arcivescovo. Le procedure per l’acquisto di un terreno di 4 acri (16.000 mq ca) al costo di 2.900.000 rupie (39.000 € ca) furono iniziate nel 2015 da Niranjan Kakoti, un maestro in pensione. P. Austin e il suo Consiglio, dopo aver incontrato il Vescovo, i parroci della zona e i religiosi, diedero l’autorizzazione per l’acquisto del terreno. Grazie a Dio, il fondo per l’acquisto del terreno è stato raccolto con la collaborazione dei membri del vicariato e dei laici.

Il terreno fu acquistato e registrato a nome della Congregazione nell’agosto 2016. La comunità di Hojai si è assunta la responsabilità di questo nuovo centro missionario sotto la guida di P. Jesuraj, con il sostegno del parroco del luogo, P. Soosai. Dopo la partenza di P. Yesudas per il Vietnam, P. Pascal è entrato a far parte della comunità e ha assunto la responsabilità di sviluppare il nuovo centro missionario che comprende una casa per la comunità, la chiesa, la scuola e un Centro pastorale, con l’aiuto di P. Jestin e Fr. Shamon. Con gioia, l’Arcivescovo erigeva a parrocchia questo centro missionario betharramita il 19 marzo 2017, alla presenza di 600 persone del villaggio.

La nuova comunità veniva approvata dal Consiglio generale nel marzo del 2017, con P. Pascal come superiore e parroco, P. Vipin come assistente e Fr. Pobitro. Un edificio scolastico provvisorio (in legno di bambù) accoglie 20 bambini dal villaggio mentre un piccolo edificio in cemento con 6 aule, è in costruzione. In futuro, per il nostro progetto betharramita, ci è stata promessa la collaborazione delle suore dell’Incarnazione. Confidando nella Provvidenza di Dio e fedeli al motto della nostra congregazione, i missionari Betharramiti vanno sempre avanti per condividere con gli altri la stessa gioia.

Biju Alappat scj

Vita della parrocchia ed esordi di una nuova comunità

La parrocchia Sacro Cuore, a Simaluguri, è stata eretta il 19 marzo 2017 da sua Ecc.za John Moolachira, Arcivescovo di Guwahati. Questa parrocchia è formata da diverse etnie: Garos, Adivasis, Bodos, Tivas e Karbis. Ogni comunità ha una propria lingua e propri usi e costumi.

La parrocchia, che si estende sul raggio di 19 km, comprende in tutto 200 famiglie. Alcune parrocchie vivono in riserve naturali. Alcuni posti sono raggiungibili solo con un’imbarcazione. Molto spesso siamo visitati dagli elefanti, i cosiddetti “jumbo della giungla”.
I parrocchiani sono cattolici molto praticanti e conducono uno stile di vita molto semplice. il compito è impegnativo, ma non così difficile. Celebro la liturgia nelle diverse lingue e la gente è in grado di capirmi. Ho cercato anche di imparare la lingua ufficiale dello Stato, che però viene usata molto raramente. Mi servo del linguaggio dell’amore e del sorriso. Con l’aiuto della traduzione dei catechisti, cerco di far crescere le persone nella fede.
L’attività principale è costituita dall’agricoltura e dal giardinaggio. Economicamente abbastanza poveri, ma molto ricchi nel cuore.
Da quando sono diventato parroco, ho invitato alcuni ragazzi e ragazze a intraprendere la via del sacerdozio e della vita religiosa.

 

Come comunità, svolgiamo la nostra attività nella scuola Betharramita del Sacro Cuore. Per ora abbiamo 20 ragazzi. L’anno accademico va da gennaio a dicembre. L’attività scolastica si svolge in ambienti fatti di bambù. C’è molto lavoro da fare. Si tratta di un nuovo inizio.
In questi pochi mesi di presenza, sono già riuscito a visitare e benedire le famiglie. | Pascal Ravi scj

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