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17/02/2016

Vita della Congregazione (2)

Panoramica della Regione Padre Augusto Etchecopar

Vita della Congregazione (2)

Al termine delle visite canoniche in Argentina-Uruguay, in Paraguay e in Brasile, che si sono svolte lungo l’anno 2015, il Superiore generale, P. Gaspar Fernandez scj, ci offre la sua visione della Regione dopo i suoi incontri con ciascun religioso e arricchita con la sua riflessione sulla vita comunitaria e sui molteplici aspetti della missione betharramita in America latina.

La Regione P. Augusto Etchecopar è una regione storica come quella di San Michele Garicoïts. I primi missionari betharramiti arrivano in Argentina alla fine dell’anno 1856. All’inizio le attività più importanti sono state le numerose missioni popolari che i Betharramiti hanno fatto nella Città di Buenos Aires e nella Provincia arrivando fino a Montevideo (Uruguay). Il Collegio San José (1858) e la residenza di Montevideo (1861) sono stati fondati al tempo di San Michele Garicoïts.

In seguito, la missione educativa ha fatto passare in secondo piano le missioni popolari, forse perché la prima era un bisogno più emergente. Al momento dell’espulsione dalla Francia nel 1903, con l’arrivo di nuovi religiosi, si consolidano alcune comunità educative: Montevideo, Rosario (1900), La Plata (1902), e nel 1904 il collegio di Asunción. Si intensifica la missione educativa. Il Vicariato di Argentina-Uruguay conta oggi nove centri educativi; il Paraguay cinque e uno il Brasile. Per alcuni si tratta di un grande onore; per altri di un onere difficile da gestire.

Questa pesante eredità non ha impedito l’apertura e il recupero di tutto l’ardore missionario a favore dei poveri, nostra caratteristica fin dall’inizio. In Argentina-Uruguay le missioni estive nel nord dell’Argentina, le esperienze missionarie di una settimana che ora fanno tutti i collegi nella provincia di Santiago del Estero. La comunità regionale di Montevideo-Tacuarembo, assicura l’accompagna-mento del Collegio centenario e ha una proiezione missionaria a Tacuarembo, al nord del Paese. Nelle parrocchie rurali del Paraguay, delle quali rimane La Colmena, si svolgono missioni popolari, così come nella Parrocchia di Ciudad del Este.

In Brasile due Vescovi ci hanno chiesto di ritirarci da tre parrocchie importanti che avevamo ben organizzato. Questo, che all’inizio abbiamo vissuto come una maledizione, è risultato essere una benedizione che ha dato impulso alla proiezione missionaria di cui avevamo bisogno per essere più fedeli al Carisma di San Michele Garicoïts. Ringraziando Dio, siamo anche a Sabarà, nella periferia di Belo Horizonte; a Setubinha, parte settentrionale dello stato di Minas Gerais; a Serrinha, stato di Bahía. Sono luoghi per i quali non è facile trovare un sacerdote che vi rimanga per un lungo periodo. Oltre a condividere questo spirito missionario, espresso in modo diverso, i religiosi e le comunità di Argentina-Uruguay, Paraguay e Brasile hanno già una grande esperienza nel camminare insieme. Già dall’ELAB del 1986, i superiori della Congregazione compresero che le tre province avrebbero funzionato meglio se fra loro ci fosse stato un coordinamento. Il primo coordinatore fu P. José Mirande e l’ultimo P. Bruno, fino a quando si crearono le Regioni.

È la Regione più omogenea: ci sono molte caratteristiche storiche e culturali comuni all’origine di ognuna delle nazioni. C’è un’esperienza comune di Chiesa, caratterizzata da una storia comune e da un’esperienza ecclesiale che si è andata elaborando nelle Conferenze continentali di Rio de Janeiro, Medellín, Puebla, Santo Domingo e Aparecida. Ci sono istituzioni ecclesiali che animano questa vita: il CELAM, la CLAR. L’elezione di Papa Francesco ha dato un valore universale a questo stile di Chiesa. Tutti questi elementi hanno aiutato i religiosi delle nostre comunità latino-americane a fare un cammino comunitario.

Sono già un’istituzione i Consigli regionali, le riunioni di formatori, di economi religiosi e consulenti laici dei tre vicariati, più volte all’anno. È l’unica regione che ha fatto il Capitolo Regionale intermedio, invitando i laici che collaborano da vicino nella missione e che vivono con noi con molto impegno il carisma, a partecipare con i religiosi a un incontro pre-capitolare.

Tanto il Noviziato quanto lo Scolasticato permettono ai giovani di conoscersi, creare rapporti, conoscere i religiosi degli altri vicariati. È lì dove si costruisce la regione.

La formazione della Regione ha trovato la sua stabilità e la sua serietà con il postulandato in ogni Vicariato, il noviziato regionale a Adrogué e lo Scolasticato regionale a Belo Horizonte. Anche con la prospettiva della formazione di nuovi formatori.

La Regione gioiosamente rappresentata dall’equipe dei formatori e dal Superiore Regionale in questo mese di gennaio a Roma, durante la sessione internazionale dei responsabili della formazione.

Si è intensificato l’accompagnamento personale in forma perma-nente; i formatori fanno esperienza degli Esercizi Spirituali ignaziani; il mese ignaziano nel noviziato; dieci giorni ogni anno durante lo scolasticato. Molti scolastici hanno frequentato i corsi per guidare gli Esercizi Spirituali, e questo li prepara alla direzione spirituale e all’accompagnamento, che nel lavoro pastorale aiuta a vivere una fede autentica. Padre Mauro spinge molto perché si attui questa preparazione spirituale ignaziana. L’impegno di rafforzare la presenza di Bétharram in Uruguay è stata una decisione del Capitolo regionale del 2010. Per questo c’è una comunità composta da P. Angelo Recalcati, che ha vissuto a lungo in Uruguay, da Fr Victor del Vicariato del Paraguay, da P. Eder che a partire da gennaio sostituisce P. Wagner Ferreira, nominato maestro dei Postulanti a Paulinia.

Una caratteristica della Regione è la collaborazione con i laici nella missione. Grazie alla comunione e alla parte-cipazione di questi ultimi, i collegi si sono trasformati in comunità educative che hanno un ruolo sociale, educativo e di evange-lizzazione. A loro volta, influenzati dai religiosi, i laici chiedono di conoscere maggiormente il carisma di san Michele non solo per condurre la missione, ma anche per poterlo vivere nella loro vita personale e familiare. Anche nelle parrocchie si lavora in comunione con i laici. C’è una certa resistenza ad organizzarsi come associazioni di laici betharramiti. Fa eccezione il Gruppo FVD, sorto più di dieci anni fa tra gli alunni e gli ex-alunni del collegio San José di Asunción, che ora si è aperto e propone il carisma di san Michele Garicoïts in altri ambiti della città. In Argentina, il Gruppo di famiglie di Laici Betharramiti e P. Giancarlo fanno un prezioso lavoro di animazione di laici in diversi collegi. In questi ultimi due anni, i laici del Brasile hanno partecipato con i religiosi alle numerose celebrazioni di voti perpetui e di ordinazioni. Ho notato che durante il 2015, Fr Jefferson si è incaricato di riunire i laici interessati a conoscere il carisma.

Il Superiore regionale, P. Gustavo Agín, viaggia di continuo nei tre Vicariati e accompagna molto da vicino i religiosi e le comunità. Anche i suoi tre vicari collaborano intensamente accompagnando soprattutto i progetti missionari di ogni Vicariato. Nel Consiglio Regionale si fa il lavoro di programmazione e ognuno in ciascun Vicariato tiene viva la fedeltà alla Regola di Vita.

Il Vicariato di Argentina-Uruguay ha assicurato per lungo tempo una presenza molto significativa della Congregazione. È lì che si trovavano le “grandi opere” educative. Le opere continuano, ma senza molta “grandeur”, anche se assicurano un’attività educativa, sociale e missionaria, grazie all’impegno generoso di tanti laici.

Padre Daniel, Vicario Regionale, è impegnato in un cammino molto serio con i Direttori dei collegi, per arrivare con loro a un’organizzazione che li coinvolga maggiormente nella gestione dei collegi.

In 10 anni sono morti 17 religiosi: per questo la presenza si è molto indebolita. I 15 religiosi che rimangono formano quattro comunità: tre in Argentina e una in Uruguay. Rimane solo la parrocchia di Barracas; i religiosi non vivono più nei collegi, come un tempo. Dalle residenze delle comunità in San Juan Bautista, Barracas, Adrogué e Montevideo vanno ad assicurare una presenza pastorale e spirituale nei collegi e ad animare gli incontri missionari e giovanili e le missioni rurali tra i poveri.

Anche se il numero dei religiosi si è ridotto di molto, la qualità della vita consacrata è elevata: si vivono i progetti comunitari, si prega personalmente e in comunità, si cura la formazione permanente durante il ritiro annuale e si organizzano attività a livello di Vicariato. La pastorale vocazionale produce, goccia a goccia, alcune vocazioni: si potrebbe fare molto di più. Ma quel poco è fatto bene, perché gli ultimi candidati sono adulti e professionisti, e questo è prova anche di qualità.

Il Vicariato del Brasile, a differenza di quello dell’Argentina-Uruguay, vive un momento di crescita e di grande speranza. Sono 17 i religiosi a voti perpetui. In questi ultimi due anni sono stati ordinati sei sacerdoti, uno dei quali ha dato la sua disponibilità a far parte della comunità internazionale di Mendelu, in Spagna, come chiedeva il Capitolo generale del 2011.

Da molto tempo abbiamo religiosi brasiliani nella Congregazione, ma solo da qualche anno ne abbiamo alcuni di colore, e questo arricchisce la Congregazione e favorisce l’inculturazione del carisma. Questo fatto ha permesso di aprire le nuove presenze alle quale mi riferivo prima. La pastorale vocazionale, con le sue partenze e le sue entrate, continua la sua attività organizzata e si comincia a vederne i frutti: un aspirante a Passa Quatro, tre postulanti a Paulinia, due scolastici a Belo Horizonte. Fatta eccezione per la comunità dello Scolasticato di Belo Horizonte, le altre presenze della Congregazione sono costituite da due religiosi: Sao Paulo, Passa Quatro, Sabarà, Setubinha, Serrinha. Si tratta di presenze in parrocchia di stile diocesano, molto più missionarie, tra i poveri, ma la vita comunitaria è molto fragile. Tuttavia è molto interessante l’interscambio missionario tra la Parrocchia del Sacro Cuore di Belo Horizonte e quella di Setubinha: per alcuni giorni, laici e religiosi di Belo Horizonte sono andati a Setubinha per visitare le famiglie e per fare una missione. Poco tempo dopo, laici e religiosi di Setubinha hanno fatto lo stesso a Belo Horizonte. Inoltre, a Sabarà si sta preparando la missione per il 2016 con tutte le parrocchie del Vicariato. Il Vicariato conserva la missione educativa nel collegio São Miguel.
Il Vicariato è fedele alle assemblee, nelle quali si prende in esame la vita del Vicariato e si prepara il terreno per alcune opzioni.

Alcuni problemi amministrativi sovraccaricano alcuni religiosi di responsabilità.

Il Vicariato del Paraguay conta in questo momento 19 religiosi. Il rientro in comunità dei due vescovi betharramiti, Mons Gogorza e Mons Silvero, e l’ordinazione di due nuovi sacerdoti, ha recentemente inserito nuove forze nel Vicariato. Il Paraguay ha anche un religioso a voti perpetui, Fr Victor, nella missione della comunità di Montevideo-Tacuarembò nel Vicariato di Argentina-Uruguay.

Da alcuni anni si è intensificato il lavoro della Pastorale vocazionale, i cui frutti sono visibili nella formazione. Nella casa del postulandato di Lambaré abbiamo sei aspiranti e due postulanti, Fr Sergio Leiva ha fatto i suoi primi voti e Cristian Romero sta terminando il corso di teologia a Belo Horizonte.

Come in Argentina, anche qui esistono cinque grandi collegi che offrono un servizio alla società e alla Chiesa attraverso l’educazione e l’evangelizzazione. Come in Argentina, è possibile offrire tutto questo servizio grazie alla disponibilità e alla responsabilità di molti laici che condividono con noi la missione con uno spirito di comunione e di partecipazione. Clima sereno nelle comunità educative, più stretta collaborazione tra le equipe di direttori, un’economia risanata, solidarietà tra le opere: ecco alcune caratteristiche dei nostri collegi.

P. Javier, Vicario regionale, con il Consiglio di Vicariato, è molto attento favorire la condivisione dei nostri beni con i più bisognosi. Per esempio, il Collegio San Miguel, fondato da “Pai Saubat” per i bambini poveri del Barrio Chacarita, riceve dal Vicariato un aiuto economico, che, unito alle sovvenzioni statali, rende in grado il collegio di compiere la sua missione educativa ed evangelizzatrice.

In questo Vicariato, lavoriamo con spirito missionario anche in tre parrocchie. Abbiamo appena lasciato la parrocchia di San Joaquín per poterci dedicare al progetto PAPETRA (cfr. NEF n. 102, 14 marzo 2015). Il Vicariato ha risposto alla chiamata che lo invitava ad esercitare misericordia verso i giovani che soffrono a causa della dipendenza dalla droga e verso le loro famiglie. Uno dei nostri religiosi, P. Fulgencio Ferreira ha acquisito le competenze necessarie per rispondere con serietà a questa chiamata. Una clinica per la disintossicazione è già stata realizzata e ora è in via di costruzione “el Hogar de Cristo” per il recupero e il reinserimento di questi giovani che soffrono a causa della dipendenza dalla droga.

Da 160 anni, la Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Bétharram svolge una missione evangelizzatrice con la Chiesa Latino-americana. Arrivati in Argentina subito dopo l’indipendenza, hanno dato un grande contributo al  rafforzamento del sentimento patrio di questa nuova Nazione. Oggi la Congregazione mantiene una presenza umile nei quattro paesi, ma continua il suo cammino di evangelizzazione tra le difficoltà degli uomini di questi quattro paesi e le consolazioni di Dio.

Gaspar Fernández Pérez scj
Superiore Generale

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