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Sessione 1
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17/02/2016

La Parola del Superiore Generale

Alla fine, grano abbondante nella spiga (Mc. 4, 28)

Mons. Lacoste scj

La presenza della Congregazione in Tailandia è una benedizione del Signore. I nostri missionari hanno realizzato un lavoro disinteressato, dedicandosi esclusivamente a fondare la Chiesa diocesana di Chiang Mai grazie a molte conversioni. I giovani religiosi e le vocazioni di oggi sono un dono del Signore per l’impegno generoso profuso nel passato. Durante la mia ultima visita in Tailandia nel dicembre scorso, ho potuto contemplare altri frutti legati al lavoro dei missionari betharramiti in Tailandia. Ho partecipato a due celebrazioni: l’8 dicembre la celebrazione dei 50 anni di fondazione delle Missionarie dell’Immacolata Concezione di Mepon e il 12 dicembre quella dei 50 anni dell’arrivo a Chiang Mai delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù e Maria. Le prime furono fondate da Mons Lacoste scj, Vescovo di Dalì e primo amministratore apostolico di Chiang Mai. Lui stesso fece visita alle Missionarie del Sacro Cuore a San Sebastian e le convinse a venire a lavorare nella diocesi da lui appena fondata.

Mons Luciano Bernardo Lacoste scj fu consacrato Vescovo di Dalì (Cina) il 21 maggio 1949 a Kumming. Espulso dalla Cina nel 1952, lui e i suoi sacerdoti missionari betharramiti, andarono come missionari a Chiang Mai nel 1954. Quando il genio missionario è autentico risulta difficile metterlo a tacere! Il 17 novembre 1959, Mons Lacoste fu nominato Amministratore Apostolico della neo-creata Prefettura Apostolica e il 18 dicembre 1965 della Diocesi di Chiang Mai. Conservò sempre il titolo di Vescovo di Dalì, che è sede vacante dalla sua morte, il 14 agosto 1989.

Mons Lacoste e i missionari Betharramiti hanno fatto un lavoro prezioso soprattutto tra i Kariani che vivono sulle montagne. Le lunghe e faticose giornate di cammino attraverso le montagne, lungo sentieri incerti, erano ripagate dalla consolazione prodotta dalle numerose conversioni agevolate dal fatto che i valori della cultura kariana sono molto simili a quelli della fede cristiana. La nuova diocesi si è gradualmente organizzata.

Mons Lacoste, pensò subito alla presenza della vita consacrata per rendere efficace la missione. Per questo, nel 1965, creando la diocesi, comincia a riunire alcune donne kariane che prepara come catechiste, con la prospettiva della consacrazione. Questa comunità di donne consacrate si stabilisce in alcuni posti di missione, assicurandovi una presenza, quando i missionari erano assenti per motivi di ministero. Sr Cecilia, che oggi è la Superiora generale, è una di quelle prime ragazze e ha celebrato i suoi 50 anni di consacrazione durante la festa.

Sr Cecilia, Superiora generale delle MMIC, con due religiose che hanno fatto i voti perpetui l’8 dicembre

Oggi, le suore dell’Immacolata Concezione sono circa una sessantina e si trovano nella diocesi di Chiang Mai e di Nakhon Sawan. Sono un Istituto di vita consacrata di diritto diocesano. Sono distribuite in varie comunità che collaborano con i sacerdoti nei diversi centri di missione svolgendo attività materiali e spirituali: sono incaricate della catechesi, ma anche della formazione delle giovani alle quali insegnano a cucire e a confezionare oggetti di artigianato. Fedeli al desiderio di Mons Lacoste, sono sempre con la gente, vivono per la gente e come la gente; fanno lavori umili con semplicità; la gente dei villaggi le stima per la loro vicinanza e la loro dedizione. È bello vedere le suore sempre presenti nelle piantagioni e durante la raccolta del riso e in altre attività della vita delle comunità cristiane. Siccome parlano la lingua locale e sono di cultura kariana, tutto questo risulta loro naturale.

Un gruppo di una settantina di persone: sacerdoti, religiosi e laici, tra i quali anche due religiosi di Betharram, hanno voluto ricordare i missionari betharramiti che accompagnarono le sorelle dall’inizio e seminarono la parola su queste montagne. I pellegrini hanno ripercorso per sei giorni il cammino seguito dai primi missionari da Maesarien fino a Mepon, concludendolo il giorno della festa. La gente dei villaggi si univa alla preghiera e procurava il vitto e la possibilità di riposarsi. Felice iniziativa, che può essere istituzionalizzata come un’attività diocesana per mantenere viva la memoria!

Anche le Missionarie del Cuore di Gesù e Maria arrivarono a Mepon 50 anni fa. All’inizio, Mons Lacoste le incaricò di accompagnare le Missionarie dell’Immacolata perché fossero formate a vivere lo stile della vita consacrata in comunità. Pochi anni dopo, aprirono i laboratori di cucito, dapprima a Chiang Mai e poi a Payao. In questi laboratori hanno formato molte giovani che oggi sono mamme, alcune anche di sacerdoti e religiose. Recentemente hanno aperto una terza comunità a Lampun. Delle missionarie che vennero nel 1965 rimangono solo tre in Tailandia, ma il Signore le ha benedette con nuove vocazioni le quali continuano la missione.

La Superiora generale delle MSCJM (2^ da destra, in piedi).
Tre sono le religiose arrivate nel 1965. Le altre nove sono vocazioni locali, professe con voti perpetui

Le missionarie di Ban Marina - così sono chiamate in Tailandia - hanno ricevuto dalla Madre Teresa Dupouy Bordes, loro fondatrice, il carisma sacerdotale: la spiritualità del Giovedì Santo (Gesù ha amato e si è consegnato, Gv 13,1), spirito eucaristico, sacerdotale e missionario; loro missione è estendere il Regno dell’Amore di Dio mediante l’impulso impresso alle vocazioni e alla missione. Oltre alla gioia arrecata dalla festa, sono contente anche perché è stata riconosciuta l’eroicità delle virtù della Madre Dupouy, che ora è Venerabile. Sono tanti i legami che ci tengono uniti a queste Missionarie. Nell’autobiografia di Madre Dupouy figurano i nomi di alcuni Betharramiti, le cui vocazioni lei aveva orientato verso Betharram. Quando era Superiore generale Padre Hippolyte Paillas ci fu un avvicinamento tra lui e Madre Dupouy per unire un gruppo di donne - che a Betharram si preparavano per andare in Cina ad aiutare i missionari - con quelle che iniziavano la Congregazione delle missionarie. Ho visto nello stemma di queste religiose l’FVD betharramita. Hanno lavorato con noi nel collegio di Bazas (Francia), nel Collegio di Sidi Bel Abbés (Algeria). Madre Goya ci ha aiutato moltissimo, per due anni, nella casa di formazione che avevamo a Zaragoza; oggi lavoriamo insieme in Tailandia e a Tacuarembo (Uruguay)

Gaspar Fernández Pérez scj
Superiore Generale

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