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Sessione 1
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14/03/2014

In memoriam...

Padre Enrique Miranda scj

P. Enrique Miranda scj - Buenos Aires (Argentina), 8 ottobre 1956 - Buenos Aires, 21 febbraio 2014

P. Enrique Miranda scj

Buenos Aires (Argentina), 8 ottobre 1956 - Buenos Aires, 21 febbraio 2014


Riassunto dell’omelia della Messa delle esequie di Padre Enrique Miranda il Venerdì 21 febbraio 2014 nella Basilica del Sacro Cuore di Barracas.

Cari fratelli e sorelle nel Signore: Caro Monsignore, fratelli sacerdoti, religiosi e laici.

Ci siamo radunati questa sera per salutare l’amico, il figlio, il fratello, il sacerdote betharramita che ci ha lasciato. Il mistero pasquale di Cristo si è reso presente nella vita di Enrique e fa appello alla fede nella Risurrezione di Cristo che ci aiuta e consola in questi momenti di prova.

Di fronte a questa basilica gremita di fratelli, le parole sembrano inutili, soprattutto quando vogliamo descrivere in poche frasi la persona che ci ha lasciato. La presenza, lo sappiamo, ha più potere delle parole. Oggi sono qui riuniti i frutti buoni di un albero buono.

Ma la Parola di Dio ci illumina sempre e dà un senso vero a quello che il dolore rende più difficile accettare.

Abbiamo ascoltato nella prima lettura … “Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un’abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli.” (2 Cor 5, 1 ss)

Nell’ascoltarla mi venivano in mente i tuoi talenti per tutto ciò che era pratico e manuale. Pensavo anche al grande impegno che hai profuso per la manutenzione delle nostre grandi case, dei nostri edifici che soprattutto tu, Enrique, curavi con grande sollecitudine. Non solo per la normale manutenzione, ma anche per gli interventi eccezionali come le vetrate, i tetti, le istallazioni di ogni tipo. Oggi, prima della tua dipartita, si può solo dire: Enrique, è fatta … La Casa è già costruita, e Dio stesso ne è il costruttore, non devi più preoccuparti di tutto quello che una volta ti toglieva il sonno. Il Signore ti accoglie amabilmente nella sua casa.

Il Salmo 22 ci ricorda inoltre che, come pastore, hai saputo conquistarti l’affetto di molti, specialmente perché hai sempre saputo coltivare l’amicizia intorno a te. Certamente alcuni hanno goduto della tua amicizia; ma oggi desidero richiamare l’amicizia che hai coltivato, quella che è nata attorno alla tua allegria e al tuo dinamismo. I tuoi consigli risoluti e forti hanno sostenuto e hanno fatto reagire quelli che erano confusi. Il tuo amore per i bambini e i giovani, molti di loro oggi diventati famiglie, coppie, vocazioni consacrate. Questo amore era fondato sull’amicizia di Gesù, il Grande amico. Quello che tu ci presentavi con parole sempre piacevoli e anche affascinanti per molti. Gesù la Via, la Verità e la Vita.

Il tuo essere pastore ha dato fecondità alla Chiesa, Enrique! Particolarmente a Betharram! E proprio come hanno fatto molti betharramiti, hai lasciato una scia che oggi altri seguono in questo pellegrinaggio verso Cristo. E tu oggi ci hai preceduti.

Sua mamma, Pochi, qui presente, diceva sempre di essere orgogliosa di suo figlio Enrique, il sacerdote. Oggi le dico, insieme a tutti quelli che qui sono radunati, di continuare a essere orgogliosa di suo figlio, poiché adesso, grazie alla Misericordia di Dio, potremo vedere in lui un intercessore che, unito alla Madonna di Bétharram, San Michele Garicoits e Padre Etchecopar, sapranno aiutarci a valorizzare la vita che abbiamo davanti. Dal cielo, dove Maria è la Condottiera,ci guiderà come pecore del gregge la voce del Buon Pastore che lo ha scelto: Gesù Cristo.

Ci rimane l’icona di Betania (Gv 11,17-27), il luogo dell’ospitalità e dell’amicizia, ma anche della Passione della malattia vissuta. Un luogo che ci ricorda le molte cure che, come Marta e Maria nei confronti di Lazzaro, i fratelli hanno saputo dare a Enrique, rimanendogli sempre molto vicino. Non sarebbe giusto dimenticare qualcuno…, desidero però ricordare qui Fratel Gustavo Angarola, Gabriela Vazquez, i suoi fratelli e i suoi familiari, Alfredo Crespo, e i padri betharramiti che lo hanno aiutato ad accettare la volontà di Dio per questo ultimo tratto del suo cammino verso il cielo. In questo abbandono nelle mani del Padre sta la certezza dell’amore di Dio e la Risurrezione.

Cari fratelli, oggi il Signore ci chiede questa offerta, dare l’addio a qualcuno che non dimenticheremo.

Ci mancherà il suo passo rapido lungo i corridoi con il portachiavi in una mano e il cellulare nell’altra. È l’amico che ci ha preceduti, dopo aver seminato nei cuori di molti il germe di Cristo.

Concedigli, Signore, il riposo eterno. Che riposi in pace.

Gustavo Agín, scj

 

Padre Enrique Miranda nacque a Buenos Aires l’8 ottobre 1956. Fece i suoi studi primari e secondari nello storico collegio “porteño” San Giuseppe, gestito dai padri “baionensi” (betharramiti). Nel 1974 partecipò al VII Congresso Eucaristico Nazionale, celebrato a Salta. In quell’occasione scoprì la sua vocazione sacerdotale nella congregazione dei Padri del Sacro Cuore di Gesù, fondata da San Michele Garicoits.All’inizio del 1975, siccome la Congregazione non aveva una casa di formazione in Argentina, fu mandato in Francia dove frequentò 2 anni di Filosofia. Nel 1978 fece il noviziato a Villa Betharram, Adrogué, provincia di Buenos Aires, dove ebbe come maestro dei novizi Padre Ignazio Gogorza, SCJ, attualmente vescovo in Paraguay. Frequentò il corso di Teologia alla Facoltà di Toledo della Pontificia Università Cattolica Argentina Santa Maria di Buenos Aires, a Villa Devoto.
Fu ordinato sacerdote durante una celebrazione Eucaristia, con la partecipazione di numerosissimi fedeli, celebrata nei giardini di Palermo, momento culminante dell’VIII Congresso Eucaristico Nazionale; in quell’occasione furono ordinati 21 diaconi, tre dei quali betharramiti, dal vescovo di Buenos Aires Juan Carlos Aramburu, alla presenza del delegato Pontificio Agostino Casaroli.
Dopo aver esercitato il ministero nello storico Collegio San Giuseppe, di Buenos Aires, fu direttore del Collegio Sacro Cuore, di Rosario e in seguito dell’Istituto del Sacro Cuore di Gesù, di Barracas. Dal settembre 2005 al giugno 2009 fu superiore provinciale e vicario regionale della Congregazione. Dal 22 marzo 2009 fino ad oggi ha svolto la missione di parroco della basilica del Sacro Cuore di Gesù, nel quartiere “porteño” di Barracas.

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