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13/04/2017

Verso il Capitolo Generale

San Bernardino ci attende...

Verso il Capitolo Generale

Il nome con il quale la piccola città di San Bernardino è stata battezzata non ha alcun rapporto con il santo, ma con il presidente Bernardino Caballero che governava il Paraguay il 24 agosto 1881, data ufficiale di fondazione della città. La cittadina fu fondata da coloni tedeschi, alcuni anni dopo la grande guerra della Tripla Alleanza.

Molte leggende curiose circondano le origini di San Bernardino. Il nostro amato P. Alonso scj ha raccolto alcune di queste storie nel libro: San Bernardino, le sue leggende e la sua storia, Asunción 1996. Di questo libro conserviamo una copia nella biblioteca del Collegio San José.

Un mito racconta di due fratelli che sarebbero gli antenati della razza Guaraní: Amarasó e Paraguá. Quest’ultimo si trovava nei pressi della sorgente Tupa-Icua e lì ha iniziato la costruzione di un villaggio, che sarebbe stato il vanto dell’epoca. Va precisato che i due fratelli erano sopravvissuti dopo che l’isola di Atlantide era sprofondata nel mare. Proprio il ricordo di questa città aveva messo in testa a Paraguá l’ossessione di scavare un pozzo profondo dove trovare la sostanza giallastra capace di illuminare le notti di questo bellissimo posto. Tuttavia egli ottenne solo che le acque sorgive si mutassero in acque torbide e cominciassero a ribollire, giorno e notte, fino a sommergere tutto il villaggio.

In effetti sembra che prima del lago ci fosse qualche villaggio. Lo stesso P. Alonso, in una delle sue passeggiate a cavallo, mentre si trovava nel campeggio di proprietà della nostra Congregazione in riva al lago, ha trovato i resti di quello che la gente credeva essere un cimitero indigeno. Questo fatto risale all’11 gennaio 1946. La scoperta è stata pubblicata nel giornale del tempo, “La Tribuna”. Non tutti gli storici concordano sul fatto che si tratti di un cimitero indigeno, ma certamente che il bellissimo lago, che ora ammiriamo, non è sempre esistito. Una volta era una laguna, o una palude, certamente abitata da popolazioni indigene. È stato il dittatore José Gaspar Rodríguez di Francia (che governò con poteri assoluti dal 1814 al 1840, che ha espulso dal Paraguay tutti i sacerdoti e i religiosi che si rifiutarono di giurare obbedienza e di sottomettersi al Dittatore) che ebbe l’idea di costruire una diga dove confluivano le acque della laguna e formare così un importante lago che sarebbe servito per il trasporto fluviale. In effetti fu abbastanza utilizzato, finché qualche siccità e numerosi incidenti costrinsero a sospendere il servizio.

C’è anche la leggenda delle acque benedette o esorcizzate: dicono che Fray Bolaños, circa nel 1600, fosse intervenuto per benedire le acque impetuose che, in una grande inondazione, avevano sommerso diversi villaggi indigeni e che minacciavano di inondare importanti villaggi nella valle di Pirayu. Grazie a questo intervento divino le acque si sono calmate e si sono trasformate in un lago affascinante. Le acque sono doppiamente benedette perché un’altra leggenda dice che la statua della Vergine di Kaacupé (Santuario nazionale del Paraguay) è stata trovata da una indigena in un povero baule che galleggiava sulle acque.

Questo è san Bernardino; una località che si estende fino alla riva del lago benedetto di Ypacaraí. È considerata la località balneare per eccellenza del Paraguay. Coloro che avevano risorse economiche hanno acquistato terreni e costruito belle case dove godersi le vacanze. Il tutto a soli 50 km da Asunción.

Il Collegio San José possiede, in riva al lago, una bella proprietà, chiamata “campamento”, dove fin dal 1940 gli alunni e i religiosi erano soliti trascorrere alcune settimane di vacanza. Nel 1995, quando il “campamento” fu utilizzato con obiettivi non più consoni al progetto educativo della Congregazione, fu vietato, anche se continua ad essere organizzato altrove, perché tali alunni sono convinti che lo spirito del Collegio San José lo si deve al famoso “campamento”.

Un altro terreno che la Congregazione possiede si trova nel luogo in cui si terrà il Capitolo Generale: si tratta di un terreno di 40 ettari donati dall’illustre benefattore Lloret. Quasi tutti i terreni sono stati lottizzati e venduti; si è conservato una vecchia casa colonica, dove, per un lungo periodo, si sono svolti incontri e ritiri spirituali. È la casa che è stata ristrutturata ed ampliata per accogliere oggi quasi 130 ospiti che desiderano fare incontri o ritiri spirituali: un servizio molto richiesto attualmente in Paraguay.

Benvenuti dunque a San Bernardino, un luogo protetto dalla benedizione divina. La nostra casa, dedicata al Sacro Cuore, desidera offrirvi un’esperienza indimenticabile e proficua per il futuro della Congregazione.

 

Paraguay | Marzo 2017

La stampa internazionale ha riportato la notizia dei fatti di violenza che si sono verificati recentemente in Paraguay.
È stata davvero una notte di terrore, con le immagini di una repressione del tutto irragionevole da parte della polizia e questo ha portato all’esasperazione i manifestanti, insoddisfatti della procedura utilizzata da un gruppo di senatori, che ha imposto un progetto di modifica della Costituzione per favorire la rielezione presidenziale, attualmente non consentita dalla Magna Carta. La repressione violenta, accompagnata dalla diretta dei media televisivi, è degenerata in atti di vandalismo: è stato appiccato un incendio al palazzo del Congresso Nazionale, diversi veicoli sono stati incendiati, c’è stato uno scontro tra polizia e manifestanti nel quale un giovane leader politico, nostro parrocchiano de La Colmena che si era rifugiato nei locali del Partito Liberale, ha perso la vita.
Il presidente del Paraguay, Horacio Cartes, ora cerca di disinnescare il pericoloso clima di ribellione che si è creato in molte città del Paraguay, convocando i principali leader politici a un tavolo, accompagnati dall’Arcivescovo di Asunción. Mercoledì scorso si è svolto un primo tentativo di dialogo con l’assenza del principale partito di opposizione. Purtroppo non è stato ascoltato un appello della Conferenza Episcopale, che aveva avvertito, tempo fa, che un tale progetto di modifica costituzionale avrebbe potuto provocare reazioni violente da parte della popolazione, stanca dei politicanti e insoddisfatta del modo con cui si resta al potere e nel modo di conquistarlo, nello stile della dittatura ancora impressa nella memoria di molti.
La pace sociale è realmente in pericolo; sarà difficile mettere a tacere i manifestanti, se non viene ritirato questo progetto, che è incostituzionale da tutti i punti di vista. In tutti i Collegi religiosi e nelle parrocchie sono organizzate veglie di preghiera, affinché non scoppino nuove violenze.
Le acque, al momento, sembrano calme. Come il lago di San Bernardino…Speriamo che non si smuova il fango che giace negli scontenti di molta gente.

Tobia Sosio scj

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Nef è il bollettino ufficiale della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Betharram.
La redazione è a cura del Consiglio Generale.

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