Mostra missionaria nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù in Lissone (Italia)
Lissone 16 dicembre - Mentre in Centrafrica si combatte una guerra incontrollabile e violenta, a Lissone si racconta per filo e per segno cosa succede. Si è appena chiusa infatti la tradizionale mostra missionaria della parrocchia Sacro Cuore di Gesù (MB), che quest’anno fotografa proprio il conflitto africano.
Le testimonianze dirette dei padri Tiziano e Beniamino e delle suore Rita e Morena, supportate da immagini e video, parlano di guerriglia e paura diffusa che spinge intere famiglie a lasciare le loro case. Tra le righe appaiono i kalashnikov dei Seleka (i mercenari assoldati dall’attuale presidente, ora allo sbaraglio), si sentono gli spari nella notte e si scorgono file di persone migranti con fagotti sulla testa. Non a caso “La vita in un fagotto” è il titolo della mostra, ovvero il simbolo di questa violenza che costringe a salvare solo le poche cose necessarie per sopravvivere. L’idea di coinvolgere anche i ragazzini della vicina scuola elementare ha riscosso grande successo: tutti si sono letteralmente messi nei panni dei bambini centrafricani. Durante la visita ognuno si è sentito un fucile (giocattolo!) puntato sul naso, ciascuno ha scelto quattro cose essenziali alla fuga, ha disegnato e appeso le sue impressioni e infine ha pure regalato una maglietta a un bambino centrafricano che ha dovuto abbandonare la sua, mentre scappava. A tutti i visitatori è stato donato un fagottino formato mini per ricordarsi di chi fugge, ma anche per ricordare i missionari che invece restano.
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