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23/09/2008

La Cappella di San Michele

Fu costruita a continuazione della « devota cappella » dall’architetto Gabriel Andrade. È una rotonda a due piani con abside, la cui costruzione si unisce a quella del monastero

©Stockli

Fu costruita a continuazione della « devota cappella » dall'architetto Gabriel Andrade. È una rotonda a due piani con abside, la cui costruzione si unisce a quella del monastero.

 

Nell’abside, un altare di marmo dei Pirenei, di un bel rosso con venature bianche, che sovrasta l’urna di bronzo dorato, cesellata dall’orefice parigino Brunet. Vi è esposto la salma del santo, con il volto e le mani di cera. Un’altra urna di legno dorato, che contiene la maggior parte delle reliquie, è conservata sotto un altare “de retro”.
Al piano superiore, spaziose tribune danno sulla rotonda, per mezzo di un portico con dieci alte colonne monolitiche di marmo verde di Estours (Ariège). Le loro basi sono legate da balconate in ferro battuto. Opera del maestro Szabo, illustrano i simboli tradizionali delle virtù del santo: la fortezza (uno scudo di cavaliere con un leone), l’umiltà (due colombe posate sul bordo di un calice), la dolcezza (un agnello con la palma del martirio), la giustizia (uno scettro, la bilancia e una spada), la temperanza (un orologio e un morso della briglia), la prudenza (uno specchio, un compasso e un serpente), la carità (una cesta di frutta), la fede (una croce con una tiara) e la speranza (un’ancora con fiori, speranza di frutti).
Una vetrata circolare di sei metri di diametro prodotta dagli ateliers Mauméjean (Biarritz), sormonta la cupola; narra il trionfo celeste dell’antico pastore di Ibarre; P. Garicoits è presentato alla Madonna di Betharram dal suo patrono, San Michele Arcangelo.

L’insieme del monumento produce un’impressione di nobiltà e di serenità.

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