Animazione Missionaria all'oratorio estivo di Montemurlo (Italia)
Perché partire? Chi sono i missionari? Dove sono? Che tipo di giornata vive un nostro coetaneo nel cuore dell'Africa? Queste sono alcune delle domande che hanno accompagnato il "viaggio ideale”, dall'Italia alle terre di missione, dei 300 bambini e ragazzi, insieme ai loro animatori, che hanno frequentato l'oratorio estivo a Montemurlo in Toscana, dal 9 al 28 giugno.
La giornata iniziava verso le 8,30 con l'arrivo dei primi bambini e ragazzi, che riempivano il salone e il cortile; poi tutti si recavano nella chiesa parrocchiale, adiacente all'oratorio, per l'inizio della giornata con la preghiera.
Sono stati proposti canti, bans,… e anche il “viaggio” diviso in quattro piccole tappe.
Si é partiti il lunedì con l'introduzione e la spiegazione delle varie tappe: cosa veniva proposto, come avrebbero potuto i ragazzi avvicinarsi a “questo mondo” e i luoghi che sarebbero stati “vistati”.
Nella seconda tappa si è raccontato, mediante l’aiuto di una presentazione video, la giornata di un bambino Centrafricano, cercando di evidenziare le differenze che ci sono con la giornata di un bambino che vive in Italia. I ragazzi hanno potuto così “accompagnare” un bambino Centrafricano nella sua vita quotidiana: dal percorso per raggiungere la scuola di paglia dopo aver camminato per diversi chilometri nella savana, fino al ritorno a casa, nel pomeriggio. La giornata per quei bambini continua: chi va alla fonte a prendere l'acqua, chi a raccogliere la paglia per il tetto, chi costruisce i mattoni per la chiesa o la scuola, chi accudisce i fratellini più piccoli. Infine la sera: i ragazzi sono “virtualmente” entrati senza far rumore in una loro casa, hanno osservato la loro cena, i loro giochi, le difficoltà dovute alla povertà, alle malattie, ma sono stati testimoni della loro “gioia di vivere”.
Nella terza e quarta tappa, infine, ci si é soffermati sulla figura del missionario: chi é, perché parte, dove vive... Hanno conosciuto dei missionari presenti prima in Repubblica Centrafricana e poi in Thailandia; hanno spiegato, anche se in breve tempo, tutto quello che hanno realizzato lungo questi anni di presenza e quello che realizzano e vivono ora, dai progetti più piccoli alle opere più grandi.
Gli animatori missionari hanno anche incontrato il Gruppo San Vincenzo presente in parrocchia. Dopo un breve racconto della missione che i betharramiti svolgono in Thailandia, si è presentata l’attività del “Centro Cattolico Sacra Famiglia” di Pong Ngam (dove opera P. Alberto Pensa scj) e l’attività di formazione dei giovani seminaristi e di animazione vocazionale svolta dal seminario di Sampran (Bangkok), il Gruppo ha deciso di sostenere e aiutare gli studi di un giovane che inizia il suo cammino verso il sacerdozio.
Missione é... anche tutto questo: piccoli grandi segni di speranza!
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