Incontro annuale dei Laici Betharramiti in Adrogué

Si è riflettuto sulla dimensione spirituale del laico, una spiritualità betharramita a partire dall’essere Laico. Le riflessioni sono state individuali e, poi, di gruppo. Il segno che è stato consegnato alla fine è stata una mano... la mano che conduce dal cuore di Gesù al cuore del mondo.

Si sono vissute giornate intense di incontro fraterno come Famiglia.
I bambini occupano un posto importante nell’incontro... essi vivono e sperimentano cosa significa essere una famiglia; vedono i loro genitori condividere, pregare, servire… collaborano, pregano, cantano... si conoscono sempre più e imparano a condividere come fratelli... di anno in anno si vedono crescere in età e numero...
Bétharram è una famiglia!

Ecco due testimonianze di laici che hanno partecipato all’incontro:

Paula Andrea Erdfehler:
Questo primo fine settimana di novembre, ho avuto l'opportunità di partecipare, con la mia famiglia, a questo incontro delle Famiglie dei Laici Betharramiti e, come ogni anno, l’incontro è riuscito a soddisfare le mie attese. Sento che qui non vengo solamente per ricaricare il mio spirito... ma per imparare e scoprire molte cose... in modo particolare quest’anno, sono riuscita a ri-confermarmi betharramita nell’anima e che il carisma di San Michele è il mio modello, grazie alle conoscenze che ci ha trasmesso Padre Gustavo Agín. Ho anche avuto l'opportunità di fare nuove conoscenze e di potermi incontrare di nuovo con altre famiglie già conosciute e molto care di questa comunità. Con tutti sento di condividere e sono d'accordo su molte cose, come ad esempio il desiderio di avere questo paradiso spirituale, di imparare, di andare in missione, di incontrarsi, di condividere, di crescere nella fede, di essere migliori betharramiti, ecc. Falabe, grazie di esistere!

Diana Zarza :
Sentirsi a casa tra amici. Questa è la motivazione che ogni anno mi invita a questo ritiro. Poter incontrarmi con un fratello e che lui possa rispecchiarsi in me, rafforza la nostra fede in famiglia e ci permette di viverla come figli di uno stesso Padre. In questa comunione, prendendoci la mano in un fraterno abbraccio che sostiene, un abbraccio che dà e che riceve, un abbraccio che guarisce e che unisce i nostri cuori e li offre al cuore misericordioso di Gesù. Tutto ciò è il Falabe, un luogo dove posso stare a piedi nudi, condividendo la vita in nome di Dio.